Giustizia, governo battuto alla Camera su un emendamento Pd

Pubblicato il 15 Marzo 2011 - 19:19 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Governo battuto per un solo voto nell’Aula della Camera su un emendamento del Pd alla proposta di legge che specifica le ipotesi di remissione tacita della querela.

”Se il ministro Frattini fosse rimasto in Aula a votare il governo non sarebbe stato battuto”, ha detto sarcasticamente Roberto Giachetti del Pd. Il ministro degli Esteri era stato, infatti, fino ad allora in aula a votare e si era qualche attimo prima allontanato dall’emiciclo. Riferito all’art. 1 del testo, l’emendamento passato contro il parere del governo con 251 sì e 250 no, prevede che il querelante non debba ”addurre” (è la parola eliminata dal testo contro il parere del governo) giustificato motivo per la sua non comparizione.

In altre parole, non toccherà al querelante addurre le motivazioni della sua assenza per la remissione della querela. Già un’altra volta il governo aveva rischiato di andare ”sotto”: un emendamento di Udc e Fli su cui gravava il parere contrario del governo era stato respinto solo perché la votazione era finita in parità.