Giustizia. Spataro: “Proposta Casini viola uguaglianza”

Pubblicato il 22 Novembre 2009 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

Meglio fare una legge ‘ad personam’ che sia chiara per tutelare il premier, come suggerisce il leader dell’Udc Pierferdinando Casini, oppure il cosiddetto ‘processo breve?

«Non ho dubbi, non sarebbe bene fare nè l’uno nè l’altro. Posso anche comprendere che l’onorevole Casini sia mosso da un idealismo politico, ma questo non è compatibile con il principio dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge».

Questa è stata la risposta del procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro alla domanda che gli è stata posta da Lucia Annunziata durante la trasmissione di Rai3 ‘In mezz’ora’.

«La Corte costituzione l’ha già detto – ha osservato il magistrato -: noi non abbiamo bisogno di escamotage. Il problema, in questi anni in Italia, è quello che anche il presidente Napolitano ha evidenziato in più di un intervento: basta con le riforme dettate da esigenze contingenti e dalla necessità di poche persone».

«Io sono abbastanza convinto che, col passare del tempo, i rapporti tra magistratura e politica sono migliorati – ha aggiunto – e mi riferisco non a ciò che è visibile, ma a ciò che è sottotraccia: vedo che il presidente della Camera, ma non solo lui, rende dichiarazioni che sono apprezzabili, rendendo onore anche al ruolo della magistratura».

«Ora, – ha concluso Spataro – i rapporti tra magistratura e politica sono migliorati ma questo non appare perchè c’è un gruppo di politici che, dopo il Lodo Alfano, bocciato dalla Corte costituzionale, con tutto quello che ne è scaturito a carico della Corte e del Capo dello Stato, mette sul tappeto immediatamente un’idea del processo breve che breve non sarà e che non serve a nulla».