La difesa della Minetti: “Le ragazze a Silvio le portava Tarantini”

Pubblicato il 3 Ottobre 2011 - 18:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La difesa di Nicole Minetti ammette che ad Arcore andavano delle “ragazze”, presumibilmente escort, e che queste ragazze venivano portate da Gianpaolo Tarantini. Gli avvocati della Minetti hanno sostenuto nell’udienza sul caso Ruby che il premier Silvio Berlusconi non aveva bisogno del consigliere regionale quale intermediario per portare le ragazze ad Arcore, perche’ se ne occupava Giampi. Uno scaricabarile tra indagati ma che fa emergere una cosa importante: anche i legali della Minetti ammettono che a casa del premier c’era un giro di prostituzione.

Da quanto riporta l’Ansa l’avvocato Pier Maria Corso, che difende Minetti, per dimostrare l’estraneità dalle accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione a carico della Minetti, ha spiegato che il ruolo di intermediario era svolto da Tarantini.

Stando a quanto è filtrato dall’ udienza a porte chiuse che si è conclusa con il rinvio a giudizio di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora, l’avvocato Corso, nel replicare al deposito dei verbali della modella marocchina Imane Fadil da parte del procuratore aggiunto Pietro Forno e del pm Antonio Sangermano, ha spiegato che le intercettazioni della Procura di Bari apparse sui giornali e che riguardano un giro di prostituzione dimostrerebbero che era Tarantini a svolgere un ruolo di intermediario per le ragazze nelle ville del premier. Secondo l’avvocato, inoltre, anche il fatto che alcune delle ragazze, come Barbara Guerra e Marysthell Polanco, siano state presenti ad alcune feste sia a Roma a Palazzo Grazioli sia ad Arcore dimostra che il giro di ragazze era lo stesso ed era gestito da Tarantini, non da Nicole Minetti.