Governo Berlusconi. Il Pd presenta la mozione di sfiducia, il Pdl una a sostegno

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 13:27 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il Partito democratico presenta la mozione di sfiducia al governo Berlusconi alla Camera e il Pdl invece ne presenta una a sostegno dell’esecutivo al Senato. Insomma la battaglia si gioca tra Montecitorio e Palazzo Madama per arrestare o dare continuità a Berlusconi premier. Insieme all’Idv, come annunciato da Dario Franceschini, il Pd ha scritto al presidente della Camera Gianfranco Fini per chiedere di convocare subito una capigruppo che calendarizzi il voto sulla mozione.

Dopo l’incontro tra Umberto Bossi e Gianfranco Fini il presidente del Consiglio ieri giovedì 11 novembre aveva tirato ancora di più la corda: “Non mi dimetto, Fli mi sfiduci”. Berlusconi, insomma, non ha intenzione di arretrare mentre Fini incalza: “Ormai il problema è suo, non mio. Lunedì accadrà quanto avevo preannunciato, e a quel punto Berlusconi dovrà prendere una decisione. Dice che si andrà a votare? Bene. E se poi si accorgesse che c’è una maggioranza alternativa in Parlamento? Sono cinque mesi che non ne imbrocca una”.

“Il chiarimento vero verrà dopo la Finanziaria”, dichiara Fabrizio Cicchitto annunciando l’apertura di una vera e propria verifica parlamentare al termine della sessione di bilancio. “L’andare avanti e il recarsi in Parlamento sono le due facce della stessa medaglia. Faremo una verifica parlamentare, al Senato e alla Camera e lì si vedrà quale sarà l’orientamento della maggioranza di deputati e senatori”. “Se sarà un orientamento favorevole al governo – aggiunge – si andrà avanti. Qualora ci fosse un atteggiamento diverso – rileva – per noi è chiaro che l’unico sbocco democraticamente possibile è tornare davanti al popolo sovrano”.

“Credo che da parte di tutti, per senso di responsabilità, ci sia l’impegno di espletare l’iter parlamentare delle cose più significative, in primo luogo quello della Finanziaria, perché c’è un problema che abbiamo davanti al Paese per la tenuta dell’economia italiana in una situazione in cui la crisi economica internazionale non è finita. Quindi – conclude – il chiarimento vero avverrà dopo l’approvazione”. Quanto all’annuncio da parte di Fli di non partecipare all’eventuale voto di fiducia proprio sulla Finanziaria, Cicchitto dice: “Ognuno assumerà le proprie responsabilità”.