Governo in bilico sull’Imu, mercoledì ora X. Pdl minaccia, Letta: “Crisi?Follia”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Agosto 2013 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA
Governo in bilico sull'Imu, mercoledì ora X. Pdl minaccia, Letta: "Crisi? Follia"

Enrico Letta (Foto Lapresse)

ROMA – Governo in bilico sull’Imu: le sorti dell’esecutivo Letta potrebbero decidersi mercoledì 28 agosto, durante il Consiglio dei ministri chiamato ad esprimersi sull’imposta sulla prima casa. Di ritorno dall’Afghanistan, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, non usa mezzi termini: “Una crisi di governo in questo momento sarebbe una follia”, dice. Ma sull’Imu non cambia idea: “Sull’Imu non c’è nessun rinvio perché c’è una data, il 31 agosto e la scadenza del 16 settembre”.

Letta si dice “ancora più determinato all’idea che buttare a mare tutto in questo momento sarebbe una follia. L’autolesionismo non deve prevalere, io lavorerò perché prevalga il buonsenso. Buonsenso vuol dire che non bisogna andare alla crisi né andare alle elezioni, ma trovare le giuste soluzioni in un quadro complesso. Non esistono altre maggioranze”.

Ma la polemica non si placa. A sollevarla, domenica mattina, all’indomani della riunione di falchi e colombe Pdl ad Arcore, era stato il capogruppo alla Camera Renato Brunetta: “Non pensi Saccomanni di arrivare in Cdm con una proposta “prendere o lasciare”. Dati i tempi non penso che sarebbe produttivo. Sull’Imu io non ho nessuna informazione e mi sono anche stufato di questo modo di procedere per indiscrezioni del governo”, ha detto Brunetta, sottolineando che “i membri della Cabina di Regia non hanno avuto alcuna proposta ufficiale da parte di Saccomanni”.

Letta respinge al mittente le accuse della maggioranza sui ritardi per la definizione della riforma dell’Imu: “Si apre una settimana con due consigli dei ministri. Sull’Imu non c’è nessun rinvio perché c’è una data, il 31 agosto e la scadenza del 16 settembre”.

Sabato sera, dopo il vertice da Silvio Berlusconi a Villa San Martino, anche il segretario del Pdl Angelino Alfano aveva ribadito che per la sopravvivenza del governo è “necessario il rispetto degli impegni programmatici a partire dall’abolizione dell’Imu su prima casa e agricoltura. Non c’è più tempo per rinvii e dilazioni”. Dello stesso parere Fabrizio Cicchitto: “Mercoledi il governo deve abolire l’Imu, questa è l’altra questione che riteniamo fondamentale per proseguire la strada dell’esecutivo”.

Ma il Pd non cambia posizione. Il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, è netto: “Le risorse per cancellare l’Imu sulla prima casa non sono sufficienti ad esentare anche le abitazioni di lusso. Vorrei che il Pdl prestasse attenzione non solo verso chi ha appartamenti di 400 metri quadrati ma verso chi rischia di non vedere rifinanziata la Cig in deroga. Come governo non possiamo guardare in faccia un disoccupato e dirgli che non gli diamo l’indennità di disoccupazione perché abbiamo tolto l’Imu a chi ha un mega appartamento in centro. Abbiamo poche risorse e quattro priorità: Imu, Iva, cassa integrazione in deroga ed esodati. Su queste quattro priorità dobbiamo allocare risorse che sono scarse”.

In serata, parlando al Tg3, Fassina ha ribadito il concetto: ”Ricatti e ultimatum sono inaccettabili, le risorse scarse” e ”se il Pdl continua a privilegiare i super-ricchi se ne prenderà la responsabilità. Non cediamo a ricatti, non per sventolare bandierine ma perché il Paese è in difficoltà e ha bisogno di risposte”.