Governo, Letta al Quirinale: possibili nomi dei ministri: Bonino, Saccomanni…

Pubblicato il 27 Aprile 2013 - 16:22| Aggiornato il 20 Febbraio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Governo Enrico Letta, conto alla rovescia: il presidente del Consiglio incaricato è salito al Quirinale sabato pomeriggio alle 15 per incontrare il capo dello Stato Giorgio Napolitano e mostrargli la lista con i ministri, ma si è trattato solo di un incontro interlocutorio.

Il vicesegretario del Pd dovrebbe tornare al Colle verso le 18 per sciogliere la riserva. Secondo Silvio Berlusconi, che lo ha incontrato in mattinata, potrebbe giurare già in serata. La fiducia alle Camere potrebbe essere chiesta già lunedì.

TOTOMINISTRI – Nell’elenco dei componenti del governo non dovrebbero esserci ex ministri dei governi di centrosinistra di Romano Prodi e di Pierluigi Bersani. Probabile, invece, la presenza di cinque nomi esponenti del Pdl: i nomi che circolano sono quelli del segretario Angelino Alfano, di uno dei 10 saggi, Gaetano Quagliariello, del deputato cattolico Maurizio Lupi (dato probabilmente alla Sanità), e delle giovani deputate Beatrice Lorenzin e Annamaria Bernini. 

Dal Pd potrebbero approdare al governo Letta Dario Franceschini (Rapporti con il Parlamento), Graziano Delrio, presidente dell’Anci (Coesione Territoriale o Funzione Pubblica), il responsabile economico Stefano Fassina (Lavoro) la lettiana Paola De Micheli, il “giovane turco” Andrea Orlando e Maria Chiara Carrozza, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (Istruzione).

Per Scelta Civica si fanno i nomi degli attuali ministri del governo Monti, Enzo Moavero Milanesi (ministro degli Affari Europei nell’esecutivo tecnico) e Annamaria Cancellieri, che potrebbe essere riconfermata agli Interni. Sempre da Scelta Civica potrebbe approdare al governo Mario Mauro. All’economia papabile il Direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni o il suo collega Salvatore Rossi. Alle attività produttive potrebbe andare il ministro uscente dello Sviluppo Economico Corrado Passera.

La giornata di Enrico Letta è cominciata presto. Il primo appuntamento è stato con Pier Luigi Bersani per cercare di trovare una soluzione che tenga unito il Pd. Il segretario dimissionario ha lanciato un avvertimento al Pdl: “Il governo non si fa a tutti i costi”. Quindi il Pdl non può alzare troppo la posta, altrimenti potrebbe crollare anche questo tentativo.
 
Letta ha poi visto Silvio Berlusconi, Angelino Alfano e Gianni Letta, zio del premier incaricato. Il segretario del Pdl ha chiarito che dal suo partito non c’è alcun veto su Massimo D’Alema, nome fatto per la carica di Ministro degli Esteri, insieme a quello della radicale Emma Bonino. Berlusconi, dal canto suo, ha annunciato che “non sarò ministro” e si è detto fiducioso: “Credo che Letta giurerà già stasera”.