Governo M5S-Lega, Salvini: “Verso accordo su tutti i punti”. Di Maio: “Siamo sulla buona strada”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2018 - 20:03 OLTRE 6 MESI FA
salvini di maio contratto

Il segretario federale della Lega Salvini con il capo politico del M5S, Di Maio, durante il vertice al Pirellone

ROMA – “C’è sostanzialmente un accordo sui punti chiave”. Lo afferma Matteo Salvini uscendo al termine del tavolo sul contratto di governo con il M5S insieme al capo politico del M5s, Luigi Di Maio. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] Dopo una trattativa al Pirellone, sembra essere più vicina l’intesa tra Lega e Movimento Cinque stelle sul patto, suddiviso per punti, che dovrebbe essere alla base del governo.

“Stiamo lavorando, su molti punti c’è accordo, su altri c’è ancora da lavorare” aggiunge il leader del Carroccio.  E “se la compatibilità arriverà all’80% si parte. Altrimenti ci abbiamo provato”, così ancora Salvini. Comunque, “sui punti caldi” come tasse, pensioni e immigrazione c’è “ottimismo”. “L’idea è di mettere nero su bianco il progetto per il futuro dell’Italia. E questo ovviamente passa attraverso la rinegoziazione dei trattati Ue, altrimenti l’Italia soffoca. Anche su questo mi sembra ci sia una volontà comune”.

“Siamo in una fase in cui dobbiamo approfondire ancora il contratto. Domani ci sarà una nuova fase e cercheremo di portare a termine il più possibile il lavoro in modo che la prossima settimana si possa portare a termine un lavoro il più possibile compiuto”. Così il leader M5s Luigi Di Maio all’uscita dal Pirellone. “Il lavoro sul contratto di governo sta procedendo bene. La discussione va avanti e ci sono ampi punti di convergenza. Non abbiamo parlato di nomi” ha concluso Di Maio.

I punti inseriti nella bozza del contratto sarebbero saliti a 22 e, stando alle indiscrezioni arrivate dall’interno del vertice, tra questi ci sarebbe anche il no alla chiusura dell’Ilva di Taranto. Un punto che era stato chiesto con forza dai Cinquestelle sul quale alla fine avrebbe prevalso la linea della Lega. Non si sa se abbiano parlato anche di flat tax, reddito di cittadinanza o le norme sul conflitto di interessi, o su chi potrebbe essere nuovo premier. “Stiamo lavorando, sono contento perché si parla di temi, non di nomi e cognomi, non di ministri” ha tagliato corto il capo dei leghisti.

Lega e M5s avevano chiesto più tempo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma il nuovo termine dovrebbe scadere domani sera o lunedì al massimo.

I due leader dovranno comunque sciogliere anche il nodo della premiership: si punta su un “terzo nome” ma non è ancora stato identificato. E fra le ipotesi rispunta anche quella di Di Maio. E’ l’ultimo tassello necessario per formare il nuovo governo.