Processo breve, Napolitano: “Ricordate che fine ha fatto il ddl intercettazioni?”

Pubblicato il 1 Settembre 2010 - 11:18 OLTRE 6 MESI FA

Sulla sua eventuale chiamata in causa, da parte del Governo, per le leggi in gestazione ad esempio quella sul processo breve, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano spiega: “In queste cose – dice il presidente – ho già detto tante volte mentre si discuteva della legge sulle intercettazioni. Sapete che fine ha fatto questa legge? – ha proseguito Napolitano rivolgendosi ai cronisti- siete informati?”. Alla replica di un giornalista: “Un binario morto?”, il presidente ha concluso: “Ecco…”.

”Ho già detto che non faccio previsioni”: Napolitano commenta le tensioni politiche in atto e sulle ipotesi circolate di una fine anticipata della legislatura. Napolitano parla con la stampa a Venezia, dove si trova in visita privata e dove stamani ha visitato la Mostra internazionale di architettura della Biennale. ”Quando accade qualcosa che coinvolga le mie decisioni – sottolinea – allora rifletto e adotto e motivo le decisioni”.

Per Napolitano, ”attualmente non c’è che da ‘leggere’, cercando di non confondersi quotidianamente troppo le idee”. Bisogna, ha ribadito, ”leggere quello che viene detto e i passi che vengono annunciati: i tremila punti interrogativi che poi, a un certo punto, si scioglieranno”. ”Io – ha detto il Capo dello Stato – cerco di non sentirmi mai all’inferno”.

Per Napolitano ”c’è una grande molteplicità di idee, sovrapposizioni di ipotesi su cosa succederà”. Per l’inquilino del Colle, però, ”si va verso una evoluzione più benigna”, anche se ”siamo nella febbre politica”.

”Il problema di come si muove l’Europa in quanto soggetto unitario è più che mai aperto – ha detto Napolitano – dirò qualcosa in proposito sabato, a Cernobbio, nel mio videomessaggio: e sentiremo gli altri”. Per il presidente della Repubblica è dalla politica globale che possono arrivare soluzioni per quella nazionale che ”si dovrà concentrare per forza, anche se è stata approvata la manovra: poi c’e’ la finanziaria, e poi bisogna verificare soprattutto qual è l’andamento della congiuntura sul piano mondiale, europeo e nazionale”. ”In Europa le tendenze sono contraddittorie – ha proseguito Napolitano – abbiamo questi dati molto positivi per la Germania che pero’ non fanno tendenza complessiva per l’Europa”.