Governo spreca il tempo del Natale: quando arriva il Dpcm? E’ il ritardo dei maleducati

di Lucio Fero
Pubblicato il 18 Dicembre 2020 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA
Governo spreca il tempo del Natale: quando arriva il Dpcm? E' il ritardo dei maleducati

Italia zona rossa o in lockdown dal 24 dicembre al 6 gennaio o festivi e prefestivi: oggi si decide (Foto Ansa)

Governo? Forse stasera ci farà sapere. E stasera sarà solo cinque giorni dalla vigilia di Natale. Gli italiani hanno un Natale da vivere, il governo avrebbe dovuto da tempo dir loro come viverlo in tempo di pandemia. Ma ancora non l’ha fatto, è il ritardo dei maleducati. Maleducati in convivenza civile, maleducati in cosa pubblica. Maleducati in politica, anche se loro pensano di sta facendo la miglior politica.

Zona Rossa Nazionale senza data, durata, modalità

Sappiamo sarà Zona Rossa Nazionale, ma non da quando. E non si sa fino a quando. E se o senza interruzioni. E con quali livelli di minima mobilità giudicati rischio obbligato da correre (il pranzo con i parenti stretti non conviventi).  Siamo al 18 dicembre e chi ha un negozio o un’attività pubblica non sa se e quando chiude o sta aperto. Siamo al 18 dicembre e, a stare al passo col governo, uno non sa neanche per quanti far la spesa e apparecchiare per il 24 o 25 del mese.

Il tempo delle mediazioni, trattative, esitazioni. Il tempo dello sgambetto alla realtà

Il governo ancora a stamane prende tempo. E non è la prima volta che lo fa, è una strategia, anzi un po’ meno: è un modus operandi. A Palazzo Chigi, nelle varie stanze di Palazzo Chigi si pensa evidentemente che il prender tempo sia un curare e un curarsi della realtà. Invece è il gesto strategico e ragionato di chi allontana il cucchiaio con la medicina per non sentire il sapore amore. Il tempo delle mediazioni? Ma mediare con chi, forse l’epidemia ha un gruppo parlamentare?

Il tempo delle trattative. Trattative per cosa? Per chi deve prendersi la responsabilità, esporsi. Il tempo lento che serve alla propaganda per allontanarsi dalla responsabilità diretta di disposizioni impopolari. Il tempo di un governo e di un ceto politico tossicodipendenti da consenso, talmente tossici che, nel cercare sempre e comunque il like del giorno, finiscono per perdere la base stessa del consenso vero, la credibilità. Il tempo lento di un governo senza reale autorità che, per sopperire a questa oggettiva mancanza, sceglie di perdere autorevolezza.