Governo. Salvini & Di Maio, accordo fatto? Solo Berlusconi spera che…

di Ama La Sunta
Pubblicato il 20 Marzo 2018 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA
Governo. Salvini & Di Maio, accordo fatto? Solo Berlusconi spera che...

Governo. Salvini & Di Maio, accordo fatto? Solo Berlusconi spera che…

Nel pranzo di ieri ad Arcore la preoccupazione è stata la portata principale. Preoccupazione per un accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle che se non sembra fatto poco ci manca.

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“Andrò a Roma mercoledì – dice Berlusconi – e tratterò in prima persona, per fare ragionare Matteo”. Poi la telefonata a Giorgia Meloni per concordare anche con lei l’incontro “cordiale” a tre.

Ma l’ottimismo non la fa da padrone a Villa San Martino dove i collaboratori più stretti presenti, da Ghedini alla Ronzulli, da Confalonieri a Galliani, guardano con forte preoccupazione all’accordo Di Maio – Salvini che annienterebbe di fatto Forza Italia, non solo lasciandola fuori dalla spartizione delle presidenze delle due camere, ma addirittura da un ipotetico governo. Anche da Roma, attraverso Gianni Letta, non arrivano buone notizie: l’aria è cambiata e si sente.

Giancarlo Giorgetti, fedelissimo di Salvini, o Giulia Bongiorno i nomi più papabili per Palazzo Madama, per la presidenza di Montecitorio Luigi Di Maio punta su Danilo Toninelli, dopo che lo stesso leader grillino ha aiutato Salvini a bruciare la candidatura alla presidenza del Senato di Paolo Romani (che sarebbe stata appoggiata anche dal Pd creando di fatto un pericoloso asse con FI), con il no a chi abbia procedimenti in corso e il capogruppo di Fi a Palazzo Madama ne ha uno per peculato.

La speranza dei forzisti è riposta in un intervento di Mattarella che possa ostacolare i piani grillino-leghisti, ma è una flebile speranza.

Certo c’è da capire in che modo questo matrimonio si farà: la cosa più probabile è quella di un governo di scopo che cambi la legge elettorale e subito al voto, ma anche qui nascono problemi. Salvini vorrebbe un maggioritario con premio alla coalizione, che renderebbe indispensabile per avere un centrodestra alle spalle, salvando comunque l’accordo con gli alleati. Di Maio sarebbe contrario, preferendo invece il premio alla lista.

Una situazione che non vede una facile via di uscita. Ma già con l’elezione dei presidenti nel fine settimana capiremo qualcosa di più.

Berlusconi ha detto ai suoi «Credo che ancora ci siano margini per realizzare un accordo diverso, prenderò in mano la situazione», ma sembra l’unico ad esserne convinto.