Grasso freddo sullo ius soli: “Evitare ondata di puerpere”

Pubblicato il 7 Maggio 2013 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Grasso (Foto Lapresse)

ROMA – Pietro Grasso frena sullo ius soli invocato dalla ministra all’Integrazione Cecile Kyenge: ”Non possiamo fare in modo che l’Italia diventi un Paese dove sbarcano le puerpere per ottenere la cittadinanza italiana dei figli”, ha detto il presidente del Senato intervistato da Radio Anch’io.

Grasso ha ribadito occorre introdurre delle ”regole” da applicare con lo ius soli. ‘‘Sono favorevole allo jus soli, ma questo diritto va coniugato con i requisiti che gli immigrati debbono avere per essere cittadini italiani. Meglio uno ius soli temperato dallo ius culturae“.

Il presidente del Senato è tornato sull‘inchiesta delle Iene che ha svelato i fannulloni al Senato e ha annunciato di voler pubblicare i nomi dei Senatori assenti dall’aula.  “Non si potrà obbligare mai nessuno ad essere presente, perché i senatori non sono dipendenti, però rispondono ai loro elettori. E il consenso, per i parlamentari, penso sia importante”. Per quanto riguarda, poi, i Senatori a vita, “se ne può fare a meno, anche perché si tratta di una nomina che risale al periodo regio”, ha detto.

Grasso è entrato anche nel merito del finanziamento pubblico ai partiti: “Dobbiamo parlare di rimborsi e di spese documentate, questi sono i limiti del contributo pubblico. Serve però una legge che disciplini le lobby. I rischi che i privati possano influenzare la politica attraverso le lobby sono ugualmente gravi. Se si deve cambiare il sistema, va cambiato in maniera globale”.

La priorità, però, sono le riforme, in primis quella della legge elettorale “senza aspettare le riforme istituzionali, che pure sono le benvenute”.