Anatomia di un “grillino”: sporca poco, consuma meno, niente market e detersivi

Pubblicato il 31 Marzo 2010 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA

Un’ anima polemica dallo spirito “green”. E’ la caratteristica principale che accomuna i “grillini”,  creature originali nate da quel “vaffa” lanciato da Beppe Grillo  solo tre anni fa e finite quasi per caso sotto i riflettori delle amministrative appena terminate perchè ritenuti i personaggi  “scippa voti” che hanno contribuito alla disfatta del centrosinistra in alcune regioni.

E’ così che il movimento sale ora alla ribalta e con esso appare tutta l’essenza del più puro “grillino”. La sua anatomia è semplice: va sempre e solo in bicicletta, usa con facilità le nuove tecnologie, è iscritto ai più disparati e sconosciuti movimenti ambientalisti. Si batte per dire no alla Tav, per l’acqua pubblica, è vegetariano e combatte strenuamente contro gli inceneritori. Ambientalismo e sostenibilità, dunque, ma anche protesta e lotta anti-casta sono le parole d’ordine del vero “grillino”.

“Capostipite” della razza è senza dubbio Davide Bono, il lottatore più green di tutti. Medico, 29 anni, occhialetti da intellettuale, barba e baffetti rossi, candidato in Piemonte del Movimento 5 stelle di Grillo che ha ottenuto due seggi a Palazzo Lascaris. E’ lui il prototipo del “grillino” doc: consumatore critico, come si autodefinisce, ha fatto della sua vita un “tempio” della sostenibilità ecologica: acquista meno merci possibili, non consuma prodotti di multinazionali, evita gli ipermercati, si batte perché si moltiplichino i mercati contadini, gira per Torino sempre in bicicletta, risparmia energia e per eliminare meno rifiuti, produce da sé i detersivi che usa in casa. Tante le sue battaglie più celebri, dalla raccolta differenziata totale per i rifiuti al secco no alle Torri sopra i cento metri a Torino, pezzo forte del comitato di cui fa parte, dal nome emblematico: “non grattiamo il cielo di Torino”.

È un giovane  trentenne anche il candidato del Movimento 5 stelle in Emilia Romagna: Giovanni Favia. Libero professionista nelle produzioni audiovisive, bolognese, è un attivista degli Amici di Beppe Grillo di Bologna, eletto consigliere comunale nel capoluogo emiliano.

Con loro tanti altri giovani,  diciotto in totale quelli che hanno condiviso il successo in Piemonte: oltre a Bono è stato eletto il cuneese Fabrizio Biolè, 32 anni, impiegato in una libreria. Lui e Bono si sono incontrati e confrontati su Internet e il loro motto, quello che porteranno alla Regione Piemonte  è “tutto in Rete, tutto trasparente”. Altra battaglia da condurre in Regione sarà per loro il taglio degli stipendi di tutti i consiglieri. Pochi soldi, pochi consumi. Condotta responsabile, sempre in perfetto stile “green”.