Grillo: “Candidati e programmi sul web”. Favia: “Passo avanti”

Pubblicato il 16 Settembre 2012 - 20:56 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo (LaPresse)

ROMA- Dopo le accuse di ‘ducismo’ e di scarsa democrazia interna nella gestione del Movimento 5 Stelle da parte del consigliere ‘ribelle’ Favia, Beppe Grillo rompe il silenzio. E, nel giorno in cui Silvio Berlusconi lo bolla come ”uno straordinario attore comico che sta ancora facendo quel mestiere”, annuncia: ”Per le politiche i candidati del M5S saranno scelti on line e il programma sarà discusso e completato attraverso una piattaforma in Rete”.

L’apertura al dibattito interno viene accolta con soddisfazione da Giovanni Favia. ”Il post di oggi è sicuramente un passo avanti e la prova che l’attuale dibattito interno, seguito al fuori-onda, è solo che salutare per il M5S” dice il consigliere ‘sfiduciato’. ”Spero che Grillo – è l’esordio – apra un confronto al più presto, per ragionare con la base su come dovrà operare questo portale e su quali piani”. Subito però pone le sue ‘condizioni’.

”Una delle prime votazioni da svolgere – sottolinea Favia – sarà il reintegro di Tavolazzi. Solo in questo caso, con un portale realmente autogovernato sullo stile dei pirati tedeschi, le istanze di molti attivisti saranno soddisfatte insieme ai principi fondanti del movimento”.  Fino ad oggi Grillo non aveva mai risposto direttamente a Favia e a chi, assieme a lui, avevano aperto un serrato dibattito sul blog e sui quotidiani. Da lui solo un ‘post’ sul proprio sito in cui sostanzialmente gli diceva che non lo cacciava dal movimento, confermando però che il consigliere regionale grillino in Emilia Romagna non godeva più della sua fiducia. Ma oggi, con un articolo intitolato ”Democrazia va cercando ch’è sì cara”, rivendica la trasparenza sua e del Movimento: a partire proprio dalla fase della scelta delle candidature e dal programma per le prossime politiche. Parlando delle questioni legate alla cosiddetta ‘democrazia interna’ ai partiti, il comico ribadisce che il M5S non si sottrarrà al confronto.

‘Parliamone!’ scrive Grillo, che sostiene: ‘Le liste dei candidati regionali e comunali sono definite in autonomia sul territorio, il programma e’ deciso da loro, il voto in consiglio e’ dato sempre in piena liberta’. I sopraccio’ della democrazia, i giornalisti grandi firme giustamente rilevano che si può e si deve fare meglio. Gridano al centralismo democratico che conoscono tanto beeeeene. E la piattaforma, i candidati, le politiche …. ? C’è un deficit di democrazia, un principio evidente di ducismo, un accentramento intollerabile’. E dunque: ‘Il M5S non puo’ sottrarsi al confronto!’.