Grillo: “Italia in guerra. Dov’è Mattarella?”. Che risponde

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2015 - 19:04| Aggiornato il 7 Ottobre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Grillo: "Italia in guerra. Mattarella dov'è?". E lui risponde

Beppe Grillo (Foto Lapresse)

ROMA – L’Italia entra in guerra contro l’Isis e va a bombardare i terroristi islamici in Iraq. Beppe Grillo chiede il voto del Parlamento e l’approvazione del Presidente della Repubblica. “Mattarella, dove sei?” scriveva sul suo blog ad ora di pranzo. E nel pomeriggio arriva la risposta del capo dello Stato, che intervistato dall’agenzia di stampa russa Tass dice: “Occorre una risposta con la forza”. Ma in serata la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, chiarisce: “L’Italia nella lotta all’Isis c’è sempre stata, anche con gli aerei da ricognizione. Eventuali nuove esigenze verranno valutate, ma certamente passeranno al vaglio del Parlamento”.

In mattinata era stato il Corriere della Sera ad anticipare la decisione del governo di partecipare attivamente alle azioni della coalizione, trasformando i Tornado in veri e propri cacciabombardieri per colpire direttamente i bersagli individuati in base alle nuove regole di ingaggio. Una decisione che dovrà essere varata dal voto del Parlamento.

E il leader del Movimento 5 stelle in un suo post dal titolo “L’Italia in guerra. #NoAlleVostreGuerre” scrive:

“L’Italia bombarderà l’Iraq in funzione anti Isis. E’ un‘azione di guerra e come tale dovrebbe essere discussa e approvata dal Parlamento, non in modo autonomo da un governo prono alla Nato. Vale la pena di ricordare che, solo qualche giorno fa, i caccia della Nato hanno bombardato per più di mezz’ora il centro traumatologico di Medici Senza Frontiere a Kunduz City, sono state uccise oltre venti persone tra cui tre bambini. Secondo Medici senza frontiere (Msf) ci sono tra le vittime: otto infermieri, tre medici, sei guardie di sicurezza e un farmacista. (…) Siamo arrivati al paradosso che per aiutare i profughi (a casa loro, sic) li stiamo bombardando. Francia, Nato, e Russia stanno giocando al tiro a bersaglio. L’Italia deve rivedere il suo ruolo nella Nato.

L’Italia non può entrare in guerra senza che prima non ci sia stato un dibattito parlamentare, un’approvazione da parte del Parlamento e un’approvazione da parte del Presidente della Repubblica. Mattarella dove sei? Pacifisti con le bandiere arcobaleno dove siete finiti? A girare le frittelle con Verdini e il Bomba (in nomen omen) alle feste dell’Unità?”.

Poco dopo, intervistato dall’agenzia russa Tass, il presidente Mattarella ha detto:

“Per sconfiggere il terrorismo fondamentalista è necessaria una risposta di collaborazione di tutti i Paesi nell’ambito della comunità internazionale. Iniziative unilaterali non riescono a risolvere ed affrontare adeguatamente il problema. Il terrorismo fondamentalista è forse la principale frontiera che avremo di fronte nei prossimi anni. Occorre una risposta con la forza e una risposta culturale per sconfiggere la predicazione di odio che, attraverso internet, viene diffusa dal terrorismo fondamentalista. Ripeto: è necessaria la collaborazione di tutti. Occorre una collaborazione internazionale con strategie e azioni comuni. Questo è possibile e indispensabile perché il pericolo è molto grande”.