Grillo presenta ddl su ineleggibilità di Berlusconi, Pdl teme alleanza Pd-M5S

Pubblicato il 21 Maggio 2013 - 02:03 OLTRE 6 MESI FA

Grillo presenta ddl su ineleggibilità di Berlusconi, Pdl teme alleanza Pd-M5SROMA – L’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, l’unico avversario politico che Beppe Grillo considera realmente temibile, sarà il nuovo cavallo di battaglia del M5S. E il Pdl teme un’alleanza occasionale tra Pd e M5S. Una battaglia che il Movimento intende combattere al Senato, dove si aprono nella giornata di martedì le ostilità. Per la madre di tutte le battaglie, quella che il Movimento vuole sferrare contro Berlusconi sperando in una inedita convergenza di intenti con altre forze di opposizione, il conto alla rovescia è già iniziato.

La prima battaglia quindi martedì nella Giunta per le elezioni e le immunità del Senato. C’è da eleggere la presidenza e la scelta potrebbe essere già un indizio su come potrebbe finire la proposta di ineleggibilità di Silvio Berlusconi. Il secondo round ci sarà subito dopo, con la decisione su quali provvedimenti mettere all’ordine del giorno della giunta: il M5S punta a sollevare immediatamente la questione dell’ineleggibilità di Berlusconi in base alla legge del 1957 che la prevede nei confronti di chi ”in proprio o in qualità di rappresentante legale” risulti titolare di imprese concessionarie.

La presidenza della Giunta spetta alle opposizioni e in lizza ci sono il candidato della Lega, Raffaele Volpi, e quello di Sel, Dario Stefano. Il primo, favorito e gradito al Pdl, potrebbe farcela se su di lui convergesse anche qualche voto del Pd. L’indicazione di questa presidenza risulta però pregiudiziale alla nomina delle altre presidenze che ancora restano da indicare. Se la Lega si dovesse aggiudicare questa Giunta si aprirebbero infatti spazi per Sel al Copasir, dove è indicato Claudio Fava, mentre ai grillini resterebbe la Vigilanza Rai.

Il M5S vuole invece il Copasir per il capogruppo Vito Crimi. Senza però mollare l’osso in Giunta, dove il Pdl teme possa creare un’asse con il Pd. ”Chiederemo di convocare subito l’ufficio di Presidenza per calendarizzare i provvedimenti più urgenti e, quindi la nostra proposta” annuncia Vito Crimi che sembra ottimista sulla possibilità di farcela. ”La mia previsione è’ che in Cassazione Berlusconi sarà condannato e quindi,automaticamente, dichiarato incandidabile. In questo caso, visto che la sentenza arriva a legislazione in corso, Berlusconi decadrebbe”.

”E’ bizzarro – si scandalizza la deputata Pdl Deborah Bergamini – che questa battaglia venga condotta da un movimento che si presenta quale estremo baluardo della volontà popolare e da chi ha inserito il riferimento alla democrazia addirittura nel proprio nome”.