Ici, testamento biologico, Rai: così lo Ior dava indicazioni al Pdl

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 08:49 OLTRE 6 MESI FA
Ici, testamento biologico, Rai: così lo Ior dava indicazioni al Pdl

Ettore Gotti Tedeschi (Foto Lapresse)

ROMA – Testamento biologico, Ici sugli enti ecclesiastici, nomine in Rai, appoggio al governo tecnico di Mario Monti: su queste questioni da alcuni brani dell‘archivio desecretato dell’ex presidente dello Ior (l’Istituto di Opere di Religione, cioè la banca vaticana) Ettore Gotti Tedeschi riportati da Carlo Bonini su Repubblica si possono vedere i legami tra le decisioni del Pdl in Parlamento e le indicazioni della Santa Sede. 

Lettere tra il viceministro del Pdl Alfredo Mantovano e l’allora presidente dello Ior Gotti Tedeschi sulla legge sul testamento biologico, indicazioni di Gotti Tedeschi al Ministero dell’Economia dell’epoca di Giulio Tremonti, nella persona di Enrico Martino (nipote del cardinal Martino). O ancora: l’allora presidente dello Ior sollecito il collega di Intesa SanPaolo Corrado Passera sul dissesto del San Raffaele, le indicazioni ad Angelino Alfano su come sostenere il governo di Monti, una email di Gotti Tedeschi all’allora Segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone in cui si invita il cardinale ad occuparsi della nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai.

Ecco alcuni stralci delle migliaia di lettere di Gotti Tedeschi riportati da Carlo Bonini su Repubblica:

Domenica 6 febbraio 2011, Alfredo Mantovano, già viceministro del Pdl, scrive al Presidente dello Ior:

“Caro Ettore, perdonami, ma sulla questione del testamento biologico vi è necessità che dalla Cei vi sia qualche segnale. (…). Ettore, perdonami se ti tormento. Ho abbozzato la nota per il cardinal Bagnasco. Ti chiedo una valutazione non tanto sulle considerazioni tecniche, di cui sono abbastanza sicuro, e che sono molto simili a quelle che a suo tempo lasciai al cardinal Bertone e da lui poi ritenute fondate, quanto sulla lettera che le precede. Un caro saluto in Domino”.

Sulla questione del pagamento dell’Ici da parte della Chiesa per i propri Enti nell’ottobre del 2011 una nota di Gotti Tedeschi indica il referente al ministero dell’Economia:

“Nel 2010 la Commissione Europea ha avviato una procedura contro l’Italia per aiuti di Stato non accettabili alla Chiesa Cattolica. Detta procedura evidenzia oggi un rischio di condanna per l’Italia e una conseguente imposizione di recupero delle imposte non pagate (dal Vaticano, ndr) dal 2005. Dette imposte deve pagarle lo Stato Italiano che si rivarrà sulla Cei (si suppone). Ci sono tre strade percorribili: 1) Abolire le agevolazioni Ici (Tremonti non lo farà mai); 2) Difendere la normativa passata e calcolare l’aiuto di Stato dato (non è sostenibile); 3) Modificare la vecchia norma contestata dalla Commissione Europea, con una nuova norma che definisca una categoria per gli edifici religiosi e crei un criterio di classificazione della natura commerciale. La Cei accetta la nuova procedura e questo fa decadere le richieste pregresse (2005-2011) della Comunità Europea. Il tempo è limitato. Ci viene suggerito di accelerare un tavolo di discussione. L’interlocutore all’interno del Ministero delle Finanze è Enrico Martino (nipote del card. Martino)“.

Bonini riporta poi altri brani di lettere di Gotti Tedeschi.

In una mail del 16 dicembre 2011 il Presidente dello Ior rassegna ad Angelino Alfano le tre raccomandazioni che devono accompagnare la riflessione sull‘appoggio del Pdl al governo Monti:

“1. Cosa deve preoccuparci. 2 Come mettere sotto osservazione in modo politico e logico l’azione del governo tecnico. 3) Anticipare al governo tecnico quale modello è stato loro conferito”.

L’11 marzo del 2011 una mail all’allora Segretario di Stato Bertone invita il cardinale ad occuparsi della nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai.

“Mi risulta che la nomina possa trovare ostacoli. Per due ragioni. 1) La dottoressa Lei avrebbe sussurrato di aver ricevuto assicurazioni che il cardinal Bertone ha ricevuto assicurazioni da Berlusconi sulla sua nomina e questo avrebbe provocato una certa opposizione interna ed esterna. 2) Risulta che la Lega voglia contare e avere un proprio direttore generale. Mi parrebbe dunque che per sostenere detta candidatura sia indispensabile interloquire con la Lega. Sono a sua disposizione”.