Ignazio Marino decade. 26 firme, un mandante: Renzi

Ignazio Marino decade: Renzi mandante e pugnalatore

ROMA – “Sono stato accoltellato da 26 nomi e cognomi ma da un unico mandante”.  Ignazio Marino decade dalla carica di sindaco. Ma nella sua prima conferenza stampa dopo le dimissioni di massa dei consiglieri comunali c’è una rabbia chiara, tutta indirizzata verso chi ritiene il suo pungalatore: Matteo Renzi.

“Non mi fa piacere vedere da democratico che il Pd  è andato dal notaio con chi ha militato nel partito di Berlusconi”, ha aggiunto il sindaco secondo cui  Il PD “ha rinunciato ad agire dentro i confini della democrazia, rinunciando al suo stesso nome e al dona”.

E che sia proprio Renzi il bersaglio di Marino lo si capisce quando il sindaco risponde a domanda sul suo rapporto con il premier: “Non ho affatto avuto un rapporto turbolento con Renzi, nell’ultimo anno non ho avuto nessun rapporto”.

I 26 che hanno licenziato Marino. Il primo consigliere a firmare l’atto che riporta le dimissioni contestuali dei 26 consiglieri comunali è stato il capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo. L’ultima è stato il consigliere del Pdl Roberto Cantiani. Le firme dei dimissionari sono state consegnate al segretario generale del Campidoglio. Con le loro dimissioni ‘in massa’ hanno provocato lo scioglimento dell’assemblea capitolina e la decadenza della giunta e del sindaco Ignazio Marino. A dimettersi sono stati i 19 consiglieri del Pd: oltre al capogruppo Fabrizio Panecaldo, l’ormai ex presidente dell’ assemblea capitolina Valeria Baglio, Erica Battaglia, Orlando Corsetti, Athos De Luca, Michela Di Biase, Cecilia Fannunza, Alfredo Ferrari, Valentina Grippo, Liliana Mannocchi, Dario Nanni, Marco Palumbo, Giovanni Paris, Laura Pastore, Ilaria Piccolo, Maurizio Policastro, Antonio Stampete, Giulia Tempesta, Daniela Tiburzi. Gli altri due consiglieri di maggioranza che hanno firmato le dimissioni sono Daniele Parrucci di Centro Democratico e Svetlana Celli della Lista Civica Marino. I cinque consiglieri comunali di opposizione che hanno lasciato l’incarico sono i due consiglieri della Lista Marchini, Alfio Marchini e Allessandro Onorato, e poi Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato del gruppo fittiano Conservatori Riformisti e, infine, Roberto Cantiani del Pdl.