Ignazio Marino, Senato vota dimissioni. Prima volta per un candidato sindaco

Pubblicato il 22 Maggio 2013 - 17:14 OLTRE 6 MESI FA
Senato/ Sì a dimissioni Marino con 179 sì, contrari 67

Ignazio Marino (Foto Lapresse)

ROMA – Accolte le dimissioni da senatore di Ignazio Marino, candidato sindaco di Roma per il Pd. Il Senato ha accolto la richiesta con 179 voti a favore, 67 contrari e 10 astenuti, espressi con scrutinio segreto.

Hanno votato a favore il Pd, M5S e Sel, hanno lasciato libertà di coscienza nel voto il Pdl e Scelta Civica. Ma Pierferdinando Casini ha annunciato il suo voto contrario, ricordando che per prassi l’Assemblea respinge sempre la prima richiesta di dimissioni di un parlamentare.

E’ stato un voto di suspance, dal momento che poco prima del voto si erano rincorse voci su una possibile trappola da parte del Pdl per bloccare le dimissioni del senatore.

Marino aveva presentato al presidente del Senato, Pietro Grasso, la richiesta di dimissioni per potersi impegnare in campagna elettorale per il Campidoglio, già dallo scorso 8 aprile. Ed è la prima volta che un candidato sindaco rinuncia al proprio seggio in Parlamento ancor prima di conoscere l’esito del voto. Al suo posto subentra Enrico Buemi, primo dei non eletti in Piemonte.

La nobiltà del gesto è stata rimarcata anche dal collega di partito e presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda. “Non è mai successo che il Senato abbia votato dimissioni di candidati sindaco prima che gli stessi conoscessero il risultato del voto” ha sottolineato Zanda nell’annunciare l’accoglimento della richiesta.

“Ricordo che lo stesso onorevole Alemanno – osserva Zanda – presentò la richiesta di dimissioni non prima ma dopo essere stato eletto sindaco e furono votate dall’aula della Camere mesi dopo. Ignazio Marino si è comportato diversamente e il suo gesto, unico, va sottolineato. Non solo per il valore che ha sul piano personale ma per il valore politico di grande rilevanza e importanza, soprattutto in un tempo come il nostro in cui si cerca di allungare il più possibile il momento del distacco dalle cariche pubbliche”.

I grillini non hanno fatto mancare la loro nota polemica. Il senatore M5s, Alberto Airola, sulla sua pagina Facebook attacca: “L’ipocrisia del Pd oggi in aula, durante le dichiarazioni di voto sulle dimissioni di Ignazio Marino che si candida a sindaco, dopo quello che hanno detto e fatto alla nostra senatrice Giovanna Mangili, impedendole di dimettersi, è stomachevole, è vomitevole, è insopportabile”.