Il nuovo Berlusconi mostrerà le cicatrici: niente plastica

Niente intervento di chirurgia plastica sul volto di Berlusconi, non ora, forse mai. La scelta forse risponde a considerazioni e criteri di natura clinica. Ma probabilmente è anche una scelta “ideologica”, un rovesciamento del dogma fin qui rispettato rispetto alla religione del “corpo del capo”. Religione che prevedeva finora sempre e comunque la “perfezione” visiva, dell’immagine. Il capo doveva apparire invulnerabile, al tempo, alla fatica, al dolore. Stavolta no, stavolta l’immagine del capo, la sua icona conterranno le cicatrici. Silvio Berlusconi se le terrà e non farà la plastica. Almeno fino alle elezioni regionali di marzo, forse anche dopo.

Il premier, quindi, userà l’immagine del suo volto ferito durante la campagna elettorale, sia dal vivo che sui manifesti sei per tre che sono pronti a tappezzare tutte le grandi città italiane. Sulla parte sinistra del manifesto comparirà la foto del presidente del Consiglio con il volto insanguinato, a destra ci sarà lo slogan «l’amore vince sempre sull’odio».

I responsabili della campagna del Pdl giurano di non saperne nulla, ma la voce circola con insistenza. Comunque, a zoomare sugli sfregi estetici del volto provvederanno le telecamere ogni qualvolta Berlusconi tornerà in televisione, da Vespa, sui telegiornali…