Il Popolo viola manifesta davanti casa di Berlusconi: “La Costituzione non si tocca”

Pubblicato il 10 Giugno 2010 - 23:41| Aggiornato il 11 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Il premier Silvio Berlusconi era appena rientrato da una cena con i Cavalieri del Lavoro a Villa Miani quando una manifestazione del Popolo viola ha raggiunto la residenza romana del presidente del Consiglio, a Palazzo Grazioli. “La Costituzione non si tocca, la difenderemo con la lotta”, scandiscono con slogan i manifestanti in sit-in. La casa del premier è circondata da forze dell’ordine che hanno transennato via del Plebiscito.

Il traffico inizia ad andare in tilt e il Popolo viola esibisce striscioni del tipo “La mafia ringrazia”, “Partigiani del terzo millennio”, “La libertà nasce con la Resistenza”. I manifestanti, sdraiati sul marciapiede cantano anche ‘Bella Ciao’ battendo le mani, mentre suoni di clacson, dalle auto che attraversano via del Plebiscito, accompagnano la performance dei contestatori.

Alcuni manifestanti del Popolo viola si sono successivamente sdraiati sull’asfalto di fronte a Palazzo Grazioli, costringendo le forze dell’ordine ad interrompere il flusso del traffico fin da piazza Venezia. I manifestanti, un centinaio in tutto, sventolano bandiere e continuano a scandire slogan all’indirizzo del premier Silvio Berlusconi.

Con l’identificazione dei manifestanti da parte delle forze dell’ordine si sta concludendo la manifestazione del Popolo viola sotto Palazzo Grazioli. La polizia ha appena riaperto il traffico a via del Plebiscito e i contestatori rimasti sono ormai una trentina.

Alle 21 veglia davanti Montecitorio. In precedenza, sempre nella serata di giovedì 10 giugno, il Popolo viola aveva fatto una veglia “a supporto della Costituzione agonizzante” in piazza Montecitorio contro il ddl intercettazioni. “Dopo l’ennesimo oltraggio alla Costituzione Repubblicana – si legge in una nota -, il Popolo Viola chiama a raccolta stasera dalle 21 tutte le forze politiche e la società civile affinché si formi un fronte unitario contro l’ennima legge vergogna quale il ddl Alfano sulle intercettazioni. Stasera dalle 21 inizierà una veglia in piazza di Montecitorio”.