Il sindaco di Castelvolturno sbatte la porta. “Mi hanno lasciato solo contro i clan”

Pubblicato il 28 Aprile 2009 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

E’ pesante l’atto d’accusa del sindaco di Castelvolturno (Na): la città è ingovernabile e lui rassegna le sue dimissioni irrevocabili, per la gioia dei camorristi che qui imperversano. Francesco Nuzzo, magistrato a Brescia ed eletto primo cittadino nel 2005, sbatte la porta. E’ stato lasciato solo dalla sua coalizione di centrosinistra a combattere i clan ed assicurare quei «provvedimenti che la città attende da decenni». Al contrario, dalla sua maggioranza ha ricevuto solo richieste di posti «per figli, mogli e mariti».

La situazione politica  Castelvolturno è precipitata alla vigilia dell’approvazione di tre fondamentali provvedimenti: il piano urbanistico territoriale, il piano per il commercio e il piano spiaggia. Oltre alla pervasiva influenza dei clan dei casalesi, la città vive da anni l’emergenza sociale legata alla presenza sul territorio di 15mila immigrati a fronte di una popolazione di 20mila abitanti.

Nuzzo assicura che continuerà la sua battaglia civile in altre vesti ed ha già annunciato un libro-dossier di denuncia.