Il Trota non fa sconti alla Lega: intervista a Renzo Bossi

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA

Renzo Bossi non fa sconti alla Lega di papà Umberto. Il consigliere regionale della Lombardia ha le idee chiare su quote latte, voto e simboli padani nelle scuole. E proprio sull’istituto di Adro dedicato a Gianfranco Miglio e tappezzato di soli delle Alpi, a sorpresa, ha dichiarato: “La giunta orgogliosa del nuovo polo scolastico, l’ha voluto far sapere ai più giovani e alla città. Poi si è esagerato. Nelle scuole i simboli politici non devono entrare”.

In un’intervista a Libero, oggi in edicola, Bossi jr, ribattezzato affettuosamente il “Trota” dal Senatùr, ribadisce come la sua sia stata un’elezione guadagnata sul campo: “Sono un ragazzo di 22 anni che ha preso 13mila preferenze a Brescia, non mi hanno messo dall’alto”. Poi, per il prossimo futuro, dice di pensare alla candidatura a sindaco: “E’ la figura che mi affascina di più”. Ma non a Milano precisa: “No qui c’è la Moratti”. Guardando più in alto, Bossi dà i voti ai ministri del governo Berlusconi: Giulio Tremonti è il migliore, “è con lui che la Lega ha trovato l’accordo per il federalismo fiscale”. Galan è il peggiore.

Il consigliere lombardo prende posizione anche sull’Afghanistan: “Dobbiamo chiarire gli obiettivi. Però se la democrazia si esporta solo con i fucili non va bene”. Infine, un’osservazione sulle quote latte: se le verifiche dimostreranno che le multe sono corrette, gli allevatori dovranno pagare: “Mica difendiamo la illegalità”.

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