Il violino Berlusconi suona per l’Udc di Casini

Pubblicato il 21 Giugno 2011 - 16:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 21 GIU – ”Ho sempre auspicato non solo il sostegno ma addirittura l’ingresso nella maggioranza dei settori piu’ moderati dell’opposizione e quelli che si riconoscono nel Ppe anche se alla mia proposta di alleanza organica e’ stato opposto un si’ condizionato alla mia uscita di scena: e’ del tutto evidente che sollecitando un suicidio si esclude in partenza la possibilita’ di celebrare un matrimonio, ha prevalso l’esigenza di giocare di rimessa, capisco che assumere la responsabilita’ di governo e’ gravoso e che far quadrare i conti dello Stato in un periodo di crisi globale e’ molto piu’ difficile che fare delle critiche, ma io non dispero”. Cosi’ il premier Silvio Berlusconi, durante l’intervento per la verifica in Senato.

”Sia chiaro – ha proseguito il presidente del Consiglio – non voglio rimanere per sempre a palazzo Chigi e fare a vita il leader del centrodestra, voglio pero’ fortissimamente lasciare all’Italia come mia eredita’ politica un grande partito ispirato al Ppe; un partito forte trasparente democratico che sia il baluardo primo”.