Ilva, la lettera di Riva a Bersani per stoppare l’ambientalista Pd Della Seta

Pubblicato il 27 Novembre 2012 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
Ilva, chiuso l’impianto: spunta una lettera del patron Riva a Bersani

TARANTO – Ilva. Con la chiusura da parte della famiglia Riva dell’impianto della produzione a freddo rischiano di andare in  fumo più di 8 miliardi di euro e 20 mila posti di lavoro. Nel frattempo, tra le carte della Procura di Taranto, spunta una lettera (pubblicata da Il Fatto Quotidiano) del patron Emilio indirizzata al segretario del Pd Pier Luigi Bersani. E’ datata 30 settembre 2010. Il mittente fa leva “sulla conoscenza reciproca” per lamentare l’interventismo del deputato ambientalista del Pd Della Seta a proposito del provvedimento del governo Berlusconi, poi definito decreto salva Ilva“, che avrebbe dovuto rinviare di due anni il termine entro far rispettare i requisiti ambientali sul benzoapirene.

La circostanza della reciproca conoscenza, ovviamente, rimanda al finanziamento da 98 mila euro che l’Ilva procurò nel 2006 per la campagna elettorale di Bersani stesso. Scandalizzato “dalla pressione mediatica pesantissima” Emilio Rivo cerca una sponda dal Partito Democratico. Tuttavia, vanno registrate le parole del Della Seta medesimo a Il Fatto Quotidiano, che circoscrive i fatti e assolve il segretario da ogni pressione indebita. “Nel testo su cui il Parlamento aveva espresso parere non c’era la norma che prorogava i limiti per la concentrazione di benzoapirene nell’aria. Venne inserita dopo con un blitz del ministro Prestigiacomo, una norma ritagliata esclusivamente su misura dell’Ilva. Ma nessuno del Pd, men che meno Bersani, mi ha mai chiesto di cambiare il mio atteggiamento. Feci interrogazioni e dichiarazioni, ma non ho ricevuto alcuna pressione”.