Immigrazione, cdm straordinario per Lampedusa

Pubblicato il 27 Marzo 2011 - 21:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Al nono giorno di operazioni militari in Libia e nel primo che vede arrivare barconi da Tripoli a Lampedusa, la crisi della piccola isola siciliana deflagra a causa dei 5000 tunisini arrivati nei giorni scorsi e ai 1200 nuovi arrivati nelle ultime 24 ore: ”Lampedusa è in ginocchio, è distrutta” dice il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo che ha chiesto a Berlusconi un Consiglio dei ministri straordinario per affrontare l’emergenza.

Mercoledì il Governatore si incontrerà a Roma con Berlusconi ed è probabile che proprio quel giorno ci sia il consiglio dei ministri a cui, quando si tratta di Sicilia, il Governatore ha la possibilità di partecipare direttamente.

La proposta di Lombardo è di portare i nuovi arrivati direttamente su navi civili e militari per essere identificati ed avviati al rimpatrio o alla concessione dello status di rifugiato per chi ne avrà i titoli.

”Su Lampdeusa non possono stare che gli ottocento uomini che può accogliere con le strutture che ci sono ora”, ha spiegato. ”Le tendopoli le facciano pure in Val Padana e non solo in Sicilia, visto che siamo un Paese unito”, ha detto Lombardo al premier durante un’accorata telefonata.

E’ stato Berlusconi a telefonare al governatore dopo alcuni tentativi di quest’ultimo andati a vuoto. Berlusconi gli ha detto di aver parlato con i ministri dell’Interno Maroni e della Difesa, La Russa, ricevendo anche la disponibilità di un armatore per l’utilizzo di alcune navi.”Parlerò di nuovo con i ministri e ti farò sapere sulla richiesta di un Consiglio dei ministri”.

Il governatore è stato molto polemico con la Lega, che ha alzato il tiro chiedendo il blocco navale davanti alla Libia. La Lega ha anche bocciato la proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini di incentivare i rientri in patria dei nordafricani con un bonus di 1500 euro. Anche se i contributi provenissero dalla Ue, per i leghisti non cambierebbe niente perché quei soldi ”escono sempre dalle nostre tasche;paga sempre pantalone”, come dice il senatore Stiffoni.

Giulio Tremonti sottolinea che i soldi per il bonus sarebbero europei” ma la via maestra ” è di aiutarli a casa loro”. Il ministro degli Esteri insiste sulla sua proposta: non un euro deve uscire dal bilancio dello Stato ma dalla Ue che ”finora e’ stata inerte”. Il responsabile della Farnesina dice che insieme a Maroni ha ottenuto la disponibilità finanziaria: ”Ci sembra strano dire di no, sono soldi della Ue”, fa osservare nel pomeriggio rivolto chiaramente alla Lega. Ma la proposta del bonus finanziato dalla Ue non raccoglie all’interno del Pdl sostegni dichiarati.

”Il governo traccheggia un po”’ dice Osvaldo Napoli, il vice capogruppo alla Camera. Alessandro Pagano invita perentoriamente il governo a ritirarla mentre il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri parla solo di una ”eventualita”’ per il bonus e intanto chiede che i clandestini siano ricondotti subito in Tunisia.

Anche il ministro della Difesa La Russa chiede che si distingua subito tra profughi e clandestini, posizione sostenuta anche dal capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Il Pd ritiene ”drammaticamente offensiva” l’offerta di soldi per il rientro nei Paesi di origine, ”soprattutto per chi è rifugiato e ha diritto al riconoscimento dell’asilo”, ha spiegato Dario Franceschini.

L’Udc insiste per un piano straordinario altrimenti – ha detto Pier Ferdinando Casini – ”saremo invasi mentre il resto dell’Europa resterà a guardare le scene tenendo le dovute distanze”. Anche Casini chiede di distinguere tra profughi e clandestini. L’Idv giudica ”una stupidaggine” la proposta del bonus per il rientro e , con Leoluca Orlando, chiede l’intervento dell’Onu a Lampedusa.