Immigrazione, proposta Pdl: trasferimento soldi in Patria solo attraverso le banche

Pubblicato il 19 Aprile 2011 - 21:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una normativa per regolamentare i money transfer, gli sportelli finanziari per le rimesse in patria dei migranti extracomunitari che ”secondo la Guardia di Finanzia, sarebbero usati anche per far defluire i proventi illeciti del fenomeno della contraffazione”.

L’ha presentata il deputato Pdl Maurizio Biaconi componente della commissione Affari Costituzionali della Camera. ”La proposta di legge – spiega Bianconi – prevede il divieto dell’esercizio esclusivo dell’attività di prestazione di servizi di pagamento da parte delle persone fisiche e giuridiche che non siano intermediari bancari e finanziari autorizzati ovvero istituti di pagamento o imprese non bancarie. I money transfer sono aumentati dai 687 del 2002 agli oltre 34.000 del 2010. Nel solo 2009 c’è stato un incremento di circa 6500 sportelli sul territorio, dato che supera l’aggregazione del Gruppo Banca Intesa-Sna Paolo, primo gruppo bancario italiano per diffusione sul territorio. Le somme movimentate per un singolo money transfer hanno raggiunto, in alcuni casi, le centinaia di migliaia di euro al giorno. Gli addetti al servizio di trasferimento dei fondi, appartenenti spesso alle stesse comunità etniche coinvolte spesso nella contraffazione, hanno una provenienza eterogenea e non possiedono un’estrazione di natura finanziaria in senso stretto, in quanto spesso allocati presso phone-center, internet point, centri commerciali e cartolerie”.

”Da qui l’urgenza – conclude Bianconi – di una severa e puntuale regolamentazione dei money transfer”.