Imu, per lavoro abiti fuori casa? Diritto alle agevolazioni lo stesso

Pubblicato il 8 Maggio 2012 - 14:53 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L‘Imu dovrebbe “salvare” con le agevolazioni anche chi per lavoro non risiede a casa. Ancora il governo deve pronunciarsi con la bozza di circolare del ministero delle Finanze, ma Italia Oggi anticipa qualche chicca sulla tanto dibattuta imposta municipale.

“Il coniuge che per motivi di lavoro risiede in un Comune diverso da quello del proprio nucleo familiare ha comunque diritto alle agevolazioni Imu per l’abitazione principale”, scrive Italia Oggi che precisa che ulteriori chiarimenti ci saranno sulle “pertinenze dell’abitazione principale che non potranno essere quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7 nella misura di una per ciascuna di tali categorie”.

L’abitazione principale dunque, riporta Italia Oggi,  “non può che essere una sola unità immobiliare (così che se il contribuente dimora o risiede in una casa composta da più unità immobiliari, le singole unità vanno assoggettate separatamente ad imposizione”. Inoltre essa “è l’unica unità immobiliare in cui il possessore e il nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Viene tuttavia precisato che tale cosa non troverebbe limitazione nel caso in cui gli immobili destinati ad abitazione principale siano ubicati in Comuni diversi poiché in questo caso il rischio di elusione della norma è bilanciato da effettive necessità di dover trasferire la residenza”.