Imu: Berlusconi vuole tagliarla, Bersani lasciarla ai Comuni, Monti ritoccarla

Pubblicato il 9 Gennaio 2013 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA
Imu: Berlusconi vuole tagliarla, Bersani lasciarla ai Comuni, Monti ritoccarla

ROMA – Berlusconi vuole toglierla sulla prima casa, a tutti. Bersani vuole lasciarla solo per i proprietari più abbienti, che dovrebbero pagarla maggiorata per coprire il “buco”. Monti vorrebbe ritoccarla, anche se di fatto ha detto che è l’Europa che ce l’ha chiesto e soprattutto l’hanno imposta le politiche dei governi precedenti.

Dopo l’appunto della Ue sull’Imu, che secondo Bruxelles dovrebbe essere più “progressiva”, non c’è domanda ai candidati premier che non tocchi la tassa sugli immobili. Monti in sostanza non vorrebbe un grosso cambiamento: “Il principale è una maggiore destinazione ai comuni dei proventi dell’imposta”. E poi ricorda che, con la deduzione di 200 euro, il 30% dei contribuenti non la paga.

Berlusconi vuole abolirla, ma non sulle case di lusso. Già, ma resterebbe un buco da almeno 4 miliardi. Renato Brunetta, ascoltata voce in campo economico per il Pdl, ha una soluzione: in una manovra da 16 miliardi per ridurre le tasse entrerebbero anche alcune dismissioni dei beni dello Stato e, come riserva, l’aumento delle imposte su tabacco e alcolici.

Il Pd vorrebbe completare la riforma del catasto e poi lasciare l’Imu ai Comuni, che deciderebbero come, quanto e chi far pagare:  “Solo loro sanno incrociare il valore della casa al reddito – spiega Francesco Boccia – o decidere, ad esempio, di esentare interi quartieri periferici disagiati da risanare e far pagare chi abita in centro, come avviene in Gran Bretagna e Usa”.