Pensioni manager, governo battuto. Sull’imu sindaci alla guerra

Pubblicato il 2 Maggio 2012 - 15:21 OLTRE 6 MESI FA

Annamaria Cancellieri (LaPresse)

ROMA –  Sull’Imu è tensione tra il ministro Anna Maria Cancellieri e i Comuni mentre il governo esce battuto alla camera su di un emendamento proposto dall’Idv sulle pensioni dei manager.

Governo battuto sulle pensioni dei manager. Il governo e’ stato battuto in Senato su un emendamento di Idv che ha abrogato un articolo del decreto sulle commissioni bancarie, che conteneva una norma a favore delle pensioni dei manager pubblici. I favorevoli sono stati 124 (Idv, Lega e Pdl), i contrari 94.  L’articolo che e’ stato abrogato, integrava un comma del decreto Salva Italia, che imponeva un contributo di solidarieta’ per gli stipendi dei manager pubblici oltre i 300.000 euro annui. L’articolo stabiliva che questo ”taglio” di stipendio era ininfluente ai fini della definizione della pensione per la parte calcolata con il metodo retributivo.  Il blitz è avvenuto a seguito dell’approvazione, all’inizio del voto sugli emendamenti, di un ordine del giorno di Lucio Malan (PdL) sugli esodati. Esso impegnava il goveno a risolvere il problema degli esodati ”prima” di qualsiasi altro intervento pensionistico a favore di altre categorie. Una volta giunti al voto sull’articolo del decreto che riguardava le pensioni dei manager pubblici, Luigi Li Gotti (Idv) ha sottolineato che la ”logica conseguenza” dell’ordine del giorno precedente sarebbe stata la cancellazione dell’articolo in questione. La tesi e’ stata appoggiata dalla Lega e dal Pdl, con Giacomo Caliendo. Il Pd, con Giovanni Legnini si e’ invece dichiarato contro la cancellazione dell’articolo. Sono stati 72 i senatori del PdL, sui 95 presenti, che hanno votato contro le indicazioni del governo sulle pensioni dei manager, mandando ”sotto” l’esecutivo.

Imu, Cancellieri all’Anci. ”I sindaci sono ufficiali di governo, hanno funzioni istituzionali ed è bene che non dimentichino mai che portano la fascia tricolore e lavorano per il Paese”. Così il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, commenta le iniziative di protesta annunciate dai sindaci sull’Imu.

Quella dell’Imu, secondo Cancellieri, ”è una problematica molto delicata perché tocca le persone e tutto quello che è attenzione al sociale, ai bisogni della gente, va benissimo, ma – ha sottolineato – non dimentichiamo che i sindaci sono un’istituzione, comprendo le difficoltà, però il senso dello Stato non deve mai venire meno. I sindaci siano responsabili”.

Arriva quasi immediata la replica dell’Anci, l’associazione che rappresenta i Comuni italiani. E a parlare è il presidente Graziano Delrio che prima conviene col ministro e poi lancia una stoccata:  ”E’ giusto quel che dice il ministro Cancellieri, le istituzioni devono comportarsi da istituzioni ma vorremmo che lo Stato non si ricordasse che siamo un pezzo della Repubblica solo quando si tratta di chiederci di riscuotere le tasse e gestire l’ordine pubblico”.

”Noi siamo istituzioni tutti i giorni dell’anno, ci comporteremo come tali, non si preoccupi il ministro, ma chiediamo rispetto” ha osservato Delrio. ”Ci sono sindaci – ha aggiunto – che ogni giorno rischiano la vita, altri che si sono ridotti lo stipendio, altri ancora che hanno preso la pala quando c’e’ stata l’emergenza neve. Non siamo qui a giocare, questo paese ha bisogno di chiarezza e noi la pretendiamo. Offriamo la nostra collaborazione, come sempre”.

Secondo Delrio “l’Imu non è  un’imposta municipale ma è una patrimoniale”.  ”I sindaci non vogliono fare lo sceriffo che prende i soldi dei cittadini – ha proseguito il presidente Anci – non vogliono essere i gabellieri dello Stato.  Se lo Stato ha deciso di fare una patrimoniale lo dica chiaramente: e’ giusto pensare ad una tassazione del patrimonio ma non nascondersi dietro la faccia dei comuni”. Secondo l’Anci, con l’Imu ”i cittadini sono piu’ tassati e i comuni piu’ poveri”.