Imu, Iva, precari, cassa integrazione… crisi di governo permettendo

Angelino Alfano ed Enrico Letta (Foto Lapresse)

ROMA – Via Imu sulla prima casa, niente aumento dell‘Iva, rifinanziamento della Cassa integrazione: tutte misure che il governo Letta vorrebbe prendere… crisi permettendo.

Con Silvio Berlusconi in bilico, Angelino Alfano che fa la voce grossa, tutto il resto finisce in secondo piano. Tasse, esodati, precari. Tu

tti temi che dovrebbero essere all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri del 28 agosto. Ma è difficile programmare molto tra un ultimatum e l’altro.

Crisi permettendo, si dovrebbe cancellare tutta l’Imu 2013, o sostituirla con la Service Tax, ma bisognerebbe trovare tra i 2 e i 4 miliardi. Crisi permettendo dovrebbe diventare legge il decreto sugli ammortizzatori sociali. Ma anche qui si cercano le risorse. Crisi permettendo si dovrebbe riformare la Pubblica Amministrazione.

Ma sono tutte ipotesi. Le sorti di Roma sono decise ad Arcore. Come sottolinea Roberto Giovannini sulla Stampa

“Tutto questo edificio di congetture e ipotesi verrebbe totalmente dinamitato in caso di crisi di governo. Nel caso dell’Imu – c’è scritto chiaro e tondo nella apposita clausola di salvaguardia inserita a suo tempo nel decreto di sospensione – se cade l’Esecutivo i contribuenti italiani dovranno tornare a pagare anche la rata di giugno”.