Inchiesta G8, Rinaldi scriveva a Berlusconi: “Sono stato sentito dai pm”

Pubblicato il 2 Febbraio 2011 - 00:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Agli atti contenuti nell’avviso di conclusione indagini redatto dai pm di Perugia che indagano sulla cosiddetta ”cricca” degli appalti c’è anche una lettera del commissario delegato per i Mondiali di Nuoto, Claudio Rinaldi, inviata il 15 maggio 2009 al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nella lettera Rinaldi informa il premier di essere stato ascoltato dal pm Colaiocco della procura di Roma come indagato per il reato di violazione della legge urbanistica e che in particolare gli è stato contestato di aver autorizzato la costruzione di impianti sportivi in assenza dell’ ”intesa” con il Comune di Roma, ”con esclusivo riferimento – scrive Rinaldi – all’impianto denominato Salaria Sport Village”.

Rinaldi riferisce anche di aver spiegato ai magistrati che nella sua qualità di commissario governativo è ”dotato di poteri di deroga alle ordinarie previsioni urbanistiche” anche in base ad ordinanze dello stesso Presidente del Consiglio. Ma Rinaldi giudica tuttavia ”possibile che il pm non convinto delle giustificazioni fornite in sede di interrogatorio, possa ordinare il sequestro del manufatto in corso di realizzazione presso il Salaria Sport Village”. Da qui la richiesta a Berlusconi, ”con ogni possibile urgenza” di emanare un ”apposito provvedimento interpretativo e/o integrativo con il quale chiarire che il sottoscritto può derogare dagli attuali strumenti urbanistici e al regolamento edilizio anche laddove espresso parere non favorevole da parte degli organi preposti del Comune di Roma”.