Inchiesta G8: Verdini ammette raccomandazioni a Btp

Pubblicato il 5 Marzo 2010 - 21:52 OLTRE 6 MESI FA

Nell’interrogatorio tenuto davanti ai pm fiorentini, Denis Verdini «ammette infine di avere raccomandato» il presidente dell’impresa Btp (Baldassini-Tognozzi-Pontello) «Fusi perchè avesse qualche appalto in Abruzzo. Anche perchè era in un momento in cui lavorava poco; parla delle attuali difficoltà economiche della Btp e del fatto che se può aiutare un’impresa con 3 mila dipendenti lo fa».

Lo scrive il gip di Firenze nell’ordinanza di custodia cautelare notificata la notte scorsa.

Risulta dalle conversazioni, scrive il gip, che «Verdini e Fusi sono legati da un rapporto amicale, ma anche da interessi di natura economica che coinvolgono anche Bartolomei Roberto», vice di Fusi alla Btp. Infine, parlando dell’incontro fra Verdini e Angelo Balducci, «risulta dalle conversazioni che Verdini, a fine luglio 2008, entra direttamente in contatto con Balducci; tra i due (che non si conoscevano) si realizza immediatamente una convergenza di interessi. Verdini garantisce a Balducci una copertura politica che gli consenta quantomeno di attenuare le resistenze che incontra sul ‘territorio’ nell’esecuzione delle opere concernenti ‘grandi eventi’. Balducci, inoltre, ottiene facile accesso al ministro Matteoli, con cui Verdini ha uno stretto rapporto. Tra i due nasce subito un feeling».