Inchiesta sui diritti tv, respinte le richieste dei pm

Pubblicato il 25 Gennaio 2010 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

Successo dei legali di Berlusconi al processo milanese sui diritti tv. I magistrati hanno infatti respinto la richiesta che era stata formulata dal pm Fabio De Pasquale e alla quale si era opposta la difesa del premier. I verbali resi dal premier nel dicembre del 1994, nell’ambito dell’indagine sulle tangenti alla Gdf, e del giugno del 1999 in occasione dell’inchiesta sul Consolidato Fininvest, non saranno dunque acquisiti.

Agli atti del procedimento sarà allegata solo la memoria che il presidente del Consiglio consegnò alle autorità giudiziarie nel 1999. I giudici della prima sezione penale hanno emesso la loro decisione dopo essersi riuniti in camera di consiglio. Questa volta, nessun legittimo impedimento è stato invocato dal premier che si è limitato a far avere, tramite gli avvocati Longo e Ghedini, il consenso affinché si celebri questa udienza in sua assenza.

Il processo ha per oggetto la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici con società Usa per 470 milioni di euro che sarebbe stata effettuata da Fininvest attraverso due società off-shore nel 1994-1999. La procura di Milano ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti alle due società off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Berlusconi.