Inchiesta Bari, Tarantini a Frisullo: “Sogno il business su Lecce”

Pubblicato il 18 Marzo 2010 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

Gianpaolo Tarantini

«Voglio fare il business su Lecce». Questa la frase che Gianpaolo Tarantini disse al telefono a Sandro Frisullo, ex governatore della Regione Puglia arrestato questa mattina nell’ambito delle indagini sulla gestione della sanità pugliese.

Frisullo risponde all’amico “Gianpi” – a quanto riporta l’Ansa – indicando i nomi di alcune persone a cui si sarebbe potuto rivolgere a suo nome. Alcune di queste persone sono coinvolte nell’indagine della procura di Bari su presunti illeciti compiuti nella gestione degli appalti dalla Asl di Lecce.

Per Frisullo il gip Sergio Di Paola ha ritenuto che l’ex amministratore possa reiterare i reati che gli vengono contestati, oltre al pericolo di inquinamento probatorio.

Questo – secondo il giudice – è provato da altre intercettazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che Frisullo avrebbe potuto continuare nell’attività illecita. Oltre ai quattro arrestati – Frisullo, un dirigente, un funzionario e un precario della Asl di Lecce – sono indagati a piede libero altri tre funzionari della stessa Asl e i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini.

Per questi ultimi due la procura non ha chiesto gli arresti perché essi stanno collaborando da tempo alle indagini delegate alla Guardia di Finanza. I fatti contestati fanno riferimento agli anni 2007-2008 e riguardano gli appalti per la fornitura di letti ospedalieri e di materiale e attrezzature sanitarie.