Incompatibilità: Il Pd chiede di stringere i tempi

Pubblicato il 17 Febbraio 2010 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Sanna

I senatori democratici della Giunta delle Immunità e delle Elezioni hanno chiesto una “rapida e definitiva decisione su tutti i casi di incompatibilità ancora da valutare”. Lo annuncia il senatore del Pd Francesco Sanna, capogruppo della Giunta delle elezioni e delle immunità Parlamentari, che ha scritto in proposito una lettera al presidente del Comitato cariche – l’organo incaricato di formulare le proposte alla Giunta – il senatore del Pdl Andrea Augello.

“Tra i casi – spiega Sanna – c’è anche quello del senatore e sindaco di Catania, Stancanelli e del senatore, Presidente della Fondazione Fiera Milano, Cantoni”. “Abbiamo anche chiesto al presidente della Giunta, Follini – continua Sanna – di comunicare formalmente al Presidente Schifani, il caso del senatore Stancanelli, sindaco di Catania, che ha omesso di segnalare la sua carica, sfuggendo sino ad ora all’esame della Giunta. Non ci sono precedenti nella storia del Senato di un simile caso, che pretende a nostro avviso, se non vere e proprie sanzioni, un severo richiamo da parte del Presidente Schifani, come previsto dal Regolamento del Senato, a tutela della onorabilità dell’istituzione parlamentare”.

“Al tempo stesso accentueremo l’iniziativa per un esame rapido ed approfondito, in Commissione Affari Costituzionali, del ddl che riforma le incompatibilità e le ineleggibilità di Camera e Senato, eliminando i clamorosi casi di conflitto tra mandato parlamentare ed altre occupazioni. Abbiamo ascoltato con preoccupazione dal relatore al provvedimento, il senatore Nespoli (Pdl), argomenti che sostengono il permanere di condizioni che per noi devono essere evitate quando si è eletti in Parlamento, come quelle di sindaco di città di grandi dimensioni. Se il ddl fosse approvato – spiega ancora Sanna – il relatore del provvedimento, contemporaneamente sindaco di Afragola e senatore , dovrebbe scegliere tra i due mandati”. “Il senatore Luigi Zanda ed io – conclude infine Sanna – abbiamo presentato due disegni di legge di revisione dell’articolo 66 della Costituzione – che prevede la cosiddetta giurisdizione domestica delle Camere – prevedendo la valutazione della Corte Costituzionale sui casi di elezioni contestate, ineleggibilità ed incompatibilità”.