Insulta su Facebook la sua ex fidanzatina e lei lo fa picchiare da un cugino

Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 10:36 OLTRE 6 MESI FA

E’ finita con l’arresto di un minore la storia di due ragazzi il cui legame è iniziato tra le pagine del noto social network Facebook. Tutto ha inizio alcuni mesi fa, quando un ragazzo ed una ragazza, dopo interminabili serate passate a conversare al pc, decidono finalmente di incontrarsi.

Nasce un legame che dura solo pochi mesi a causa delle incomprensioni tra i due giovani. Vari tentativi di riappacificazione da parte del ragazzo cadono nel vuoto. Più volte lui tenta un nuovo contatto nella chat che li aveva fatti incontrare, ma ai continui rifiuti della ragazza gli animi si accendono e volano insulti. Per qualche giorno i due non si sentono.

Fino a lunedì, quando la ragazza decide finalmente di incontrare il suo “ex” per un chiarimento. Come luogo di incontro i due giovanissimi stabiliscono la Stazione metropolitana di Ostia, vicino Roma, dove nel primo pomeriggio avviene il contatto. Poche parole di circostanza, tra l’imbarazzo di entrambi, e subito la conversazione si sposta in un posto più appartato. Ma è li che accade tutto. Ad attenderli, nascosto tra i cespugli, vi è il cugino della ragazza, da lei stessa chiamato per intimorire il suo ex e convincerlo a “sparire”, ma le cose non vanno proprio come previsto dalla giovane.

Il cugino esagera e la ragazza si ritrova ad essere testimone di un vero e proprio pestaggio. Colpito da numerosi calci e pugni, molti dei quali al volto, il ragazzo tra lo sguardo atterrito della sua ex fidanzatina e quello di altri ragazzi suoi coetanei, muti spettatori della violenza, tenta di difendersi e fuggire, ma il suo aggressore lo spinge per terra e dopo aver tentato invano di strappargli dal collo una collanina d’oro, non contento si impossessa del suo telefono cellulare, fuggendo via e lasciando la vittima dolorante a terra.

La telefonata fatta da un testimone al 112 allerta le pattuglie dei carabinieri in servizio. Le prime descrizioni, frammentarie e poco chiare, fanno scattare subito le indagini, che puntano dritte alla sua cerchia degli amici. Dopo circa un’ora di indagini serrate, in cui vengono sentiti dai carabinieri molti amici dei due ragazzi, il nome dell’aggressore viene fuori. Il riconoscimento fotografico non lascia scampo all’aggressore, che durante la notte crolla e confessa tutto ai carabinieri, descrivendo minuziosamente quanto da lui fatto.

Nonostante la minore età per il giovanissimo romano di sedici anni scatta l’arresto per rapina e lesioni e, in tarda nottata, dopo le attività di rito è stato condotto presso il Centro di accoglienza per minori, dove rimarrà in attesa di essere interrogato dal magistrato incaricato del caso.