Intercettazioni; tempi lunghi, la Bongiorno decide nuove audizioni, il Pdl protesta

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 22:39 OLTRE 6 MESI FA

Giulia Bongiorno

Il cammino ufficiale del disegno di legge sulle intercettazioni, alla Camera per la quarta lettura, ufficialmente non e’ ancora iniziato, ma nella maggioranza la tensione e’ alle stelle.

A far discutere all’interno del Pdl è la decisione della presidente della commissione Giustizia, la ‘finiana’ Giulia Bongiorno, di prolungare il calendario delle audizioni. Una scelta che va incontro alle richieste avanzate dalle opposizioni ma osteggiata dalla maggioranza del partito e dalla Lega Nord.

Sette saranno dunque le nuove audizioni in commissione Giustizia comunicate via sms dalla Bongiorno oggi pomeriggio ai deputati impegnati nella maratona in Aula per l’approvazione del provvedimento sulle fondazioni liriche.

Ad essere ascoltati saranno Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, Giuseppe Pignatone, procuratore di Reggio Calabria, il professore di procedura penale, Glauco Giostra, il Consiglio nazionale forense, la Federazione nazionale stampa italiana, la federazione italiana editori e l’Associazione nazionale magistrati.

Un nuovo elenco che però ha scatenato i mal di pancia di chi, dietro la decisione, vede solo un modo per allungare i tempi di approvazione del testo. Una scelta che ”desta perplessita”, sottolinea ad esempio Enrico Costa. Si tratta, aggiunge il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia ”di una processione di superflue e ripetitive audizioni che, di fronte a un istruttoria già delineata e approfondita, non puo’ essere finalizzata a dare maggior corpo alle osservazioni critiche contenute nella relazione del presidente-relatore”.

Plaude invece l’opposizione che vede accolte le proprie richieste. ”Le audizioni saranno fondamentali per analizzare i punti critici di questo provvedimento” osserva infatti Federico Paolomba (Idv), vice presidente della commissione Giustizia che ringrazia la Bongiorno per aver ”ascolto la nostra richiesta”.

Soddisfatto anche il Partito Democratico: ”Le audizioni saranno necessarie – precisa Donatella Ferranti capogruppo in commissione Giustizia – ad approfondire nel merito e senza preconcetti i punti critici del provvedimento, che sono tanti, di grave impatto per la sicurezza e che devono essere sviscerati in maniera equilibrata e senza intenti punitivi per nessuna categoria”.

”Aprezza” la decisione della Bongiorno anche l’Udc che pero’ annuncia, con Roberto Rao, di essere pronto a chiedere che l’elenco delle audizioni sia ulteriormente allungato: ”Quelli individuati – spiega – sono, a nostro avviso, solo quelli strettamente indispensabili e chiederemo che possano essere ampliati nel numero. Siamo convinti che la complessità dei cambiamenti introdotti dal Senato rispetto al testo licenziato in prima lettura dalla Camera richiedera’ un’ampia fase di approfondimento che non riteniamo assolutamente superflua”.