Intercettazioni. Bongiorno: “Nel ddl ci sono nodi da sciogliere, si può modificare”

Pubblicato il 17 Giugno 2010 - 17:23 OLTRE 6 MESI FA

Nel disegno di legge intercettazioni ci sono dei punti che andrebbero rivisti per poi essere eventualmente modificati. E’ questo, in estrema sintesi, il principio espresso dal presidente della commissione giustizia della Camera nella sua relazione sul ddl intercettazioni.

I nodi che, secondo Giulia Bongiorno, andrebbero sciolti sono quelli che riguardano la proroga della durata degli ascolti di tre giorni in tre giorni, l’intercettabilità dei cosiddetti ‘reati satelliti’, la responsabilità giuridica dell’editore che lascerebbe aperto il problema della possibilità per quest’ultimo di interferire con il lavoro e l’indipendenza del direttore, i quattro anni di condanna previsti come pena massima per il reato delle registrazioni fraudolente.

“Nella mia relazione – sottolinea la consulente giuridica di Fini al termine della seduta di commissione – ho evidenziato gli aspetti sui quali mi piacerebbe che si aprisse una riflessione e sui quali, a mio avviso, dovrebbero esserci un approfondimento e delle modifiche”. “Io devo esprimere le mie perplessità nelle sedi competenti – prosegue – non so se sono corrette, ma è mio dovere esprimerle”.

Anche la Lega si è detta favorevole, con il deputato Luca Paolini, all’ipotesi di approfondire il testo licenziato dal Senato e di prevedere un calendario di audizioni per esaminare con la dovuta attenzione i punti più controversi.