Intercettazioni Briatore-Santanché: “Ancora feste, Berlusconi è malato”

Pubblicato il 11 Giugno 2011 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA

Daniela Santanché

ROMA – Arrivano altre intercettazioni sulle pagine del quotidiano la Repubblica e parlano ancora delle feste di Silvio Berlusconi. Sono le telefonate tra Flavio Briatore e Daniela Santanché, tutte trascritte dalla procura di Genova per un’ inchiesta per evasione fiscale e poi inviate alla procura di Milano.

“Lele Mora mi ha detto: tutto continua come nulla fosse”, avrebbe detto Briatore parlando delle serate del presidente del Consiglio. “Non più lì ad Arcore ma nell’altra villa. Tutto come prima”.

Poi ancora, ma in un’altra chiamata: “Ha ragione Veronica, è malato. Persino Lele Mora è in imbarazzo!”, avrebbe affermato l’ex manager di Formula Uno. La replica della Santanché: “Ma allora qua crolla tutto”.

La data delle conversazioni è di aprile scorso, il cosiddetto Rubygate è da mesi sui giornali e nel calderone del cosiddetto “bunga bunga” ad Arcore sono finiti Berlusconi, Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

“Tutto va avanti: stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale”, avrebbe precisato Briatore.  “Io sono senza parole”, “Ma perché?” dice la Santanché. E’ a questo punto che Briatore dice: “É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo “due botte” cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate”.

E ancora il 3 aprile si dicono secondo la trascrizione delle intercettazioni su Repubblica:

B: “Sai chi è venuto a trovarmi a Montecarlo? Lele Mora. Non bene di salute, e mi ha detto: “Tutto continua come se nulla fosse””.

S: “Roba da pazzi!”.

B: “Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa (…) Tutto come prima, non è cambiato un cazzo. Stessi attori (…) stesso film, proiettato in un cinema diverso (…). Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale, il nocciolo duro, “Cento vetrine””.

S: “Ma ti rendi conto? E che cosa si può fare?”.

B: “Lele è stato da me due ore, mi fa pena. Dice. “Fla, mi hanno messo in mezzo. E sono talmente nella merda che l’unico che mi può aiutare è lui (Berlusconi), sia con la televisione, sia con tutto. Faccio quello che mi dicono, faccio quello che mi chiedono”. E poi quella roba di Fede! È indecente”.

La “mezza” di Emilio Fede “(Fede) non ha più parlato con il Presidente”, è stato tenuto in quarantena e “sembra – rivela Briatore – che abbia comprato delle case alla Zardo (la presentatrice Manuela, ndr), con tutti ‘sti soldi. Ma pensa che deficiente”.

E ancora, dice Briatore: “(Mora) era in estrema difficoltà e Fede gli ha preso il cinquanta per cento dei soldi” del prestito ottenuto da Berlusconi.

S: “Madonna mia!”

B: “E poi (Fede) è andato a dire al presidente: “Erano i soldi che gli ho prestato”. Invece non è vero, figlio di puttana””. S: “Che gentaglia”.

Secondo quanto scrive Repubblica nelle intercettazioni tra i due si parla di “Mediobanca, le dimissioni di Geronzi da Generali, le posizioni di Tremonti, la nomina di Lorenza Lei come direttore generale della Rai (“Una mia carissima amica”, dice il sottosegretario)”.

Daniela Santanchè ha preferito glissare sulla vicenda con il classico no comment: ”Non ho niente da commentare, certe cose non vanno nemmeno commentate: ero una che ascoltava al telefono un amico, ma lo ripeto non voglio fare commenti non voglio dire nulla”.