Intercettazioni: governo presenta emendamento sul segreto di Stato

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

Niente più telefonate intercettate che riguardino un agente dei servizi segreti. Il governo ha presentato un nuovo emendamento al ddl Intercettazioni che riguarda il segreto di Stato. La proposta di modifica è stata presentata mentre la commissione Giustizia del Senato stava esaminando gli 11 emendamenti della maggioranza depositati venerdì scorso al testo. L’emendamento introdurrebbe, tra l’altro, l’ipotesi colposa di rivelazione di notizie di servizio da parte degli 007.

Nell’emendamento presentato dal governo si estende ulteriormente il concetto di segreto di Stato. Per ogni comunicazione degli agenti dei servizi segreti potrà essere opponibile il segreto di Stato. “Il segreto di Stato – si legge infatti in una delle norme contenute nella proposta di modifica del governo – è opponibile in riferimento alle comunicazioni di servizio degli appartenenti al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza o ai servizi di informazioni per la sicurezza, nonché a qualsiasi altra comunicazione che contenga notizie relative all’assetto e all’attività funzionale del Dipartimento e dei servizi, ovvero che a tali attività siano direttamente riconducibili”.

All’interno della maggioranza, però, si fa capire che questo emendamento, presentato all’ultimo momento e senza avvertire nessuno dei “tecnici” della giustizia del Pdl, potrebbe essere presto ritirato. Se restasse, infatti, si dovrebbe concedere del tempo all’opposizione per presentare i sub emendamenti.

“Sarebbe semplicemente scandaloso: se fosse confermato quanto anticipato dalle agenzie, sarebbe la conferma che governo e maggioranza vogliono mettere una pietra tombale sulla tante verità della nostra storia anche recentissima che ancora non sono state rivelate. Sarebbe un modo per vanificare anche le ipotesi che stanno emergendo sul ruolo di uomini legati ai servizi nelle stragi di mafia del 92-92 al centro delle indagini delle Procure di Caltanissetta, Palermo e Firenze: c’é qualcuno che ha paura?”. Lo afferma Laura Garavini, capogruppo del Pd nella commissione parlamentare antimafia, commentando le anticipazioni sull’emendamento del governo al ddl intercettazioni in merito al segreto di Stato.