Intercettazioni, i timori di Berlusconi: “Legge prima dell’estate”

Pubblicato il 12 Giugno 2010 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il timore di Silvio Berlusconi è che il ddl intercettazioni vada per le lunghe, slittando a dopo l’estate. Il desiderio dell’opposizione di prendere tempo incontra la netta contrarietà del premier che vorrebbe imporre ai suoi parlamentari tempi più serrati, come ricostruisce Francesco Bei su Repubblica.

In particolare il premier preme perchè il presidente della camera Fini non ponga ostacoli: a lui ha infatti chiesto un passaggio a Montecitorio del ddl in tempi veloci e senza intoppi. In fretta, perchè in mano a più di qualche procura ci sono le intercettazioni per le indagini sui Grandi Appalti. Una potenziale “bomba” da disinnescare prima di settembre. Inoltre, allungando i tempi, l’opposizione avrebbe tutto il tempo di fare ostruzionismo, come già annunciato da Enrico Letta: “Alla Camera il ddl intercettazioni sarà un Vietnam per il governo”.

L’unico a poter garantire un iter liscio è proprio Gianfranco Fini, con il quale il premier sta ricucendo l’alleanza, evitando ogni possibile spunto di scontro. Non a caso Berlusconi non parteciperà alla convention “anti-Fini” organizzata dai 4 ex-An Gasparri, La Russa, Matteoli e Alemanno che si svolgerà stamattina, 12 giugno, al Palazzo dei Congressi dell’Eur, a Roma.