Intercettazioni, i giornalisti insorgono: giornata del silenzio e giornali listati a lutto

Pubblicato il 10 Giugno 2010 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA

Franco Siddi

“Giornata del silenzio” e giornali listati a lutto: i giornalisti sono in rivolta dopo che il Senato ha approvato il disegno di legge sulle intercettazioni. Se il ddl diventerà legge le intercettazioni non potranno essere pubblicate, e giornalisti ed editori “dissidenti” rischieranno pene molto severe.

La Fnsi, per bocca del segretario Franco Siddi, ha proclamato per il 9 luglio la “giornata del silenzio per la stampa italiana con lo sciopero generale contro il ddl intercettazioni”. La data dello sciopero coincide con la giornata finale di discussione del ddl, quindi potrebbe essere soggetta a ulteriori cambiamenti.

Inoltre a partire dall’11 giugno (giorno successivo all’approvazione del testo in Senato), i giornali in edicola saranno listati a lutto. La Federazione Nazionale della Stampa vuole mettere in evidenza “l’allarme grave che si pone non per questo o quel cittadino di destra di sinistra, ma per il corretto svolgersi del circuito democratico”.

Siddi ha annunciato che il sindacato dei giornalisti ha già preso contatti con i direttori e gli editori di testate “sia di destra che di sinistra” per ricevere appoggio alle manifestazioni di protesta. Significativo che tra i primi a dare sostegno all’iniziativa della Fnsi siano stati i comitati di redazione dei telegiornali Mediaset.