Intercettazioni: sì unanime al termine di 45 giorni per “l’udienza filtro”

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 19:31 OLTRE 6 MESI FA

In un clima di scontro totale passa a sorpresa in commissione Giustizia un subemendamento che fissa un termine, 45 giorni, per la convocazione della cosiddetta ‘udienza-filtro’: l’udienza nella quale il magistrato fa una selezione tra le intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini e quelle che non lo sono. A questo nuovo sub-emendamento ci si è arrivati riformulando due proposte di modifica messe a punto dal Pd e dall’Udc. Il presidente della commissione Giulia Bongiorno ha sostanzialmente ‘unificato’ i due sub-emendamenti in uno solo che ora porta la firma di tutti: Michele Vietti, Roberto Rao e Lorenzo Ria (Udc), Donatella Ferranti (Pd), Antonio Di Pietro (Idv) e Elio Vittorio Belcastro (Mpa). Quella di fissare un termine preciso per la convocazione dell’udienza e’ ”sempre stato una nostra battaglia” ricorda il capogruppo del Pd in commissione Donatella Ferranti. Questo, si osserva nell’opposizione, dimostra quanto non sia vero ”che nel Pd si faccia ostruzionismo”. ”Quando le proposte sono concrete – aggiunge Ferranti – noi diamo il nostro contributo e cerchiamo di essere costruttivi”.

Il subemendamento, che e’ passato all’unanimita’ in commissione giustizia, spiega di fatto che il pm avra’ come termine perentorio per fissare ‘l’udienza-filtro’ 45 giorni. ”Questa votazione – dichiara il centrista Roberto Rao – e’ anche una nostra vittoria. Noi, infatti, avevamo formulato un subemendamento alla proposta di modifica del governo che aveva ricevuto parere favorevole dal presidente della commissione Giulia Bongiorno”. Siccome Udc e Pd avevano presentato subemendamenti analoghi, la Bongiorno ha deciso di unificarli ottenendo cosi’ il via libera unanime della commissione.