Italiano morto in carcere francese. Frattini: “Autopsia anche in Italia”

Pubblicato il 31 Agosto 2010 - 18:02| Aggiornato il 2 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

L’autopsia è stata fatta a Nizza, ma il ministro degli Esteri Franco Frattini spinge perché ne venga fatta una seconda in Italia. Daniele Franceschi è morto il 25 agosto, misteriosamente nel carcere di Grasse, in Francia e la madre sostiene che sia stato picchiato.

”Stiamo cercando di ottenere che al rimpatrio della salma sia possibile mantenere integro il corpo ed eventualmente realizzare una seconda perizia in Italia”, ha annunciato Frattini. ”Crediamo che sia giusto cercare la verità”, ha aggiunto il ministro.

Bisognerà attendere qualche giorno per il primo referto sull’autopsia. Quando il procuratore di Grasse riceverà il referto – hanno spiegato fonti diplomatiche italiane che stanno assistendo la famiglia di Franceschi sul posto – convocherà un incontro con i familiari, con il loro legale e con il loro medico di fiducia giunto ieri in Francia da Torino. E’ stato eccezionalmente consentito dalla magistratura francese ai familiari di vedere la salma del loro congiunto prima dell’autopsia, e nonostante sia in corso un’inchiesta, per intercessione del ministro degli Esteri Franco Frattini, dell’ambasciatore d’Italia Giovanni Caracciolo di Vietri e del Console d’Italia a Nizza, Agostino Chiesa Alciator.