Italicum, Forza Italia e Sel lasciano Commissione: Pd se lo voti da solo. Renzi tira dritto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2015 - 12:27 OLTRE 6 MESI FA
Italicum, scontro in Commissione. Forza Italia se ne va: Pd se lo voti da solo

Renato Brunetta (foto LaPresse)

ROMA – Forza Italia e Sel se ne vanno sbattendo la porta della Commissione Affari Costituzionali e sull’Italicum, prima ancora dell’ultimo passaggio in Aula è già scontro. Ma Matteo Renzi tira dritto e usa i social network come una ruspa anti-minoranza. In un post su facebook titolato “Avanti su tutto” il premier scrive: “Fermarsi oggi significherebbe consegnare l’intera classe politica alla palude e dire che anche noi siamo uguali a tutti quelli che in questi anni si sono fermati prima del traguardo”.

A causare la reazione dei forzisti, che quella legge l’hanno scritta e voluta insieme a Matteo Renzi ma che ora non hanno più intenzione di votare, è stato quanto accaduto lunedì in casa Pd, quando in commissione sono infatti saltati 10 esponenti dei democratici. Tutti esponenti non renziani sostituiti da altri più “docili” rispetto all’approvazione della nuova legge elettorale.

Ad annunciare il “mini Aventino” forzista è Renato Brunetta che spiega: “Noi dichiareremo l’inaccettabilità della posizione del Pd di sostituire la propria minoranza in commissione. Lasceremo al Pd tutta la responsabilità di approvarsi in commissione l’Italicum blindato, a disonore del Partito democratico stesso”.

Stessa musica da parte di Sel. A parlare è il capogruppo Arturo Scotto:  “Non siamo abituati alle farse, è un fatto senza precedenti, è evidente che Renzi tratta la commissione come una sezione del Pd”

L’obiettivo politico della sostituzione dei 10 in commissione è evidente: Renzi non vuole ostacoli e punta a portare a casa l’Italicum come previsto per il 27 aprile. La decisione, oltre a far salire in trincea l’M5S e perfino Scelta Civica, che minacciano l’Aventino in I Commissione, rischia però di allargare ulteriormente la frattura interna ai Dem con una buona fetta della minoranza pronta al contrattacco in Aula. La sostituzione dei 10, sottolineano fonti del gruppo del Pd, non è una forzatura e non è stata votata dall’ufficio di presidenza che si è limitato ad attuare quanto deciso dall’assemblea dei deputati di mercoledì scorso. Sta di fatto che lo scontro è appena agli inizi e la minoranza Pd punta allo scontro in Aula. Per l’Italicum, con Forza Italia, M5s e parte del Pd contro, il cammino non è di certo in discesa.