Ius soli, Gentiloni: “Non basta coraggio, servono numeri”. Su Consip “è inaccettabile screditare istituzioni’

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Settembre 2017 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA
Ius soli, Gentiloni: "Non basta coraggio, servono numeri". Su Consip "è inaccettabile screditare istituzioni'

Paolo Gentiloni (Ansa)

IMOLA – “Non basta il coraggio, che è utile, ma occorrono i numeri per approvare la legge”. A dirlo è il premier Paolo Gentiloni, alla festa dell’Unità ad Imola, parlando del provvedimento dello ius soli. “Lavoreremo per avere le condizioni per approvarla anche al Senato. Punto”, ha detto il premier.

Dopo essere arrivato nella serata di ieri, sabato 16 settembre, ed aver salutato i volontari delle cucine dei ristoranti al termine di una camminata lungo i vialetti della Festa, il premier, chiarito che i nove mesi del suo Governo sono una “prova di capacità e di forza del Pd e di chi di questo governo ha fatto parte” facendo “con grande dignità il nostro dovere”, ha posto l’accento sullo Ius soli, parlando di una legge da provare a varare raggiungendo i numeri necessari, al Senato, entro l’autunno perché su questo tema non basta il “coraggio” della volontà ma serve una “maggioranza”.

Quello sullo Ius soli, ha scandito, è “un impegno assolutamente da mantenere. Penso che dobbiamo lavorare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per approvare questa legge. Vorrei lavorare per avere non solo il coraggio che è utile ma i numeri”. Avendo ben chiara la diversità tra “la legge sulla cittadinanza e gli sbarchi” di migranti, e quanto fatto, sino ad ora.

Nel mare Mediterraneo, argomenta Gentiloni, “ci sono meno arrivi e ci sono meno morti. Ci sono meno morti. Per questo l’Italia è orgogliosa di quello che sta facendo. Per questo la parte più avanzata dell’Europa riconosce il ruolo dell’Italia. Juncker ha detto che l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa: se sento queste parole sono orgoglioso, sono contento”.

E toccato il tema ‘caldo’, dei migranti e della cittadinanza, il presidente del Consiglio, non si è sottratto all’altro tema infuocato del momento: il caso Consip. “Comportamenti che screditano queste istituzioni“, ossia la Giustizia e le istituzioni militari, ha detto, “non possono essere accettati e sono fiducioso che siano queste stesse istituzioni” in grado di “combatterli. Penso che comportamenti che screditano siano gravissimi” ma “credo che queste istituzioni abbiano al loro interno gli anticorpi e la credibilità per evitare questi comportamenti e eliminarli”.