La Puglia truffata a Londra. Rocco Palese firmò ma non sapeva l’inglese

di Alessandro Avico
Pubblicato il 4 Febbraio 2010 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

Era il biennio 2003-2004, Rocco Palese, allora assessore della Puglia nella giunta di Raffaele Fitto ed oggi candidato del Pdl per le prossime Regionali, si reca a Londra per firmare un contratto che prevede un finanziamento alla Regione. Il finanziamento, che sarebbe dovuto avvenire attraverso dei bond, si rivela però una truffa che costringe la Regione a pagare ogni anno 2 rate da 22 milioni di euro. Il raggiro è stato scoperto dalla magistratura e la Guardia di Finanza si sta occupando del caso. Ciò che desta ulteriore scalpore è ciò venuto alla luce in un secondo momento, a 7 anni di distanza: il contratto firmato da Rocco Palese era scritto interamente in inglese, lingua sconosciuta dal neocandidato del Pdl  che però decise di firmare lo stesso.

“Non ha capito cosa ha firmato, non conosce la lingua inglese. Non ha mai fatto studi giuridici né di economia (fa il medico), non conosce il diritto inglese che verrà applicato al contratto, non sa dove andranno a finire le rate da 22 milioni di euro che la Regione Puglia paga a Merryl Lynch ogni sei mesi, non sa cosa è un sinking fund, non sa che i soldi sono versati all’estero, non sa che la Regione copre un rischio di default». Le parole non sono quelle del peggiore avversario politico, ma quelle del giudice Anna Polemio.

Le parole del giudice sono inserite nel decreto di sequestro che il tribunale di Bari ha notificato mercoledì a tre dirigenti di Merrill Lynch e a uno di Dexia-Crediop, le società che sottoscrissero con la Regione Puglia due bond per 870 milioni di euro. Secondo il sostituto procuratore Francesco Bertone, che ha condotto l’inchiesta, l’amministrazione pugliese fu truffata dai dirigenti che vendettero loro un prodotto senza sapere cosa esattamente fosse. Per questo la Guardia di Finanza mercoledì ha sequestrato una rata da 22 milioni che la Regione stava versando come previsto dal contratto. In particolar modo nel contratto veniva attestata una falsa convenienza economica dell’operazione finanziaria.

Lo ha ammesso anche lo stesso Palese, interpellato come persona informata sui fatti, nell’interrogatorio con il pm Francesco Bretone. Un interrogatorio che sembra la giustificazione di uno scolaro di fronte all’insegnante che gli chiede di ripetere la lezione, lezione che naturalmente non ha studiato. «Io non conosco l’inglese – spiega un imbarazzato Rocco Palese – sono un medico ed ho studiato il francese, mi hanno dato il contratto e non ci ho capito nulla. Non so che cosa fa Merrill Lynch e poi ad ogni modo io l’inglese non lo so ma anche a leggerlo in italiano non è che abbia ancora capito l’operazione finanziaria, quindi ho firmato».

La Regione Puglia ha già annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento e che chiederà alle banche la restituzione di quanto versato. La Dexia ha invece dichiarato di non aver mai sottoscritto con la Regione alcuna operazione in derivati. E Rocco Palese? Rocco Palese continua la sua campagna elettorale in vista delle prossime Regionali, una campagna elettorale cominciata non certo nel migliore dei modi. Come hanno già dimostrato le scorse primarie del Pd in Puglia, un clamoroso autogol.