La Russa: “Governo Monti? Meno dura, meglio è”
ROMA – ”Cosi’ come oggi per senso di responsabilita’ premiamo il tasto verde per questo governo, non appena sara’ finita l’emergenza spingeremo quello rosso”. Lo afferma il ministro uscente della Difesa, Ignazio La Russa, in due interviste, a Repubblica e al Fatto Quotidiano, in cui l’esponente politico pone tre condizioni a Monti, esclude che il nuovo esecutivo possa occuparsi di riforme istituzionali e manda un messaggio a Gianfranco Fini: ”Se vuole dare un segnale di ricomposizione tra i poli, si dimetta dalla presidenza della Camera”.
”Offriamo un appoggio leale e senza trabocchetti a questo esecutivo, ma dev’essere chiaro che si tratta di un governo di emergenza, rappresenta una sospensione della democrazia. Per questo nessuno del Pdl puo’ farne parte, e per questo meno dura meglio e”’, dice la Russa.
Il coordinatore del Pdl pone tre condizioni: ”deve essere un governo senza politici, deve essere limitato nel programma, e non deve durare un solo minuto piu’ dell’emergenza. Quando non sara’ piu’ indispensabile rinviare le elezioni, dovra’ cedere il passo a un governo del popolo”.
L’esecutivo non dovra’ occuparsi della legge elettorale, aggiunge La Russa, perche’ ”di quella materia deve occuparsi il Parlamento”. Quello di Monti, prosegue La Russa, ”deve essere un governo-tradotta”. Quanto a chi dovra’ decidere sulla sua durata, ”questo e’ un esecutivo voluto dal capo dello Stato, dalla sinistra e da noi: sono questi tre soggetti che possono staccare la spina, e basta che uno dei soggetti promotori voglia staccare la spina e il governo finisce”.