Ladro ucciso a Ivrea, Gasparri: vittima di aggressione di criminali ha ragione
Pubblicato il 8 Giugno 2019 - 11:17| Aggiornato il 21 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Roma- “Si facciano tutti gli accertamenti ma si parta dal presupposto che chi è vittima dell’aggressione di criminali ha ragione”, commenta il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri a proposito del tabaccaio di Ivrea che ha ucciso uno dei tre ladri entrati nel suo negozio durante la notte tra il 6 e il 7 giugno e che potrebbe beneficiare della nuova legge sulla legittima difesa.
“La nuova legge sulla legittima difesa è stata fatta proprio per tutelare persone come il tabaccaio che si è dovuto difendere e che adesso non vorremmo rischiasse di passare dalla parte delle vittime della criminalità a quella delle vittime della mala giustizia” dice ancora il senatore forzista che ricorda
“Abbiamo voluto come Forza Italia questa norma proprio per questa esigenza e l’avremmo voluta anche più chiara ed incisiva, ma per colpa dei grillini la Lega ha dovuto annacquare il testo” e conclude
“Siamo con tutti i tabaccai, con tutti i commercianti, con tutti i cittadini aggrediti dal crimine. Difendersi non è solo un diritto ma un dovere. Siamo accanto a chi deve essere tutelato dallo Stato come questo tabaccaio di Pavone Canavese, ennesima vittima delle aggressioni criminali”.
Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è messo dalla parte del tabaccaio ma in questi giorni, a ricordarci che ordine e sicurezza sono valori comuni a destra e sinistra è la legge sul crimine – ora al centro delle polemiche- di Joe Biden.
L’attuale candidato alla presidenza degli USA contro Trump approvò – durante la presidenza di Bill Clinton, quando era capo della commissione Giustizia del Senato – la legge che inasprì le pene e aumentò la certezza delle pene a cui seguì la riduzione del numero dei delitti negli Stati Uniti. In Italia l’esempio del ministro dell’Interno col governo Renzi Marco Minniti, fautore del ribaltone sugli sbarchi ora uno dei cavalli di battaglia di Matteo Salvini.
Il tabaccaio di Ivrea, Marcellino Iachi Bovin, detto Franco, di 67 anni, è stato interrogato in procura a Ivrea ed è indagato per eccesso colposo di legittima difesa.
Le indagini sono ancora in corso ma secondo una prima ricostruzione della polizia, il tabaccaio, che abita sopra il locale, ha sentito dei rumori ed è sceso armato. Di fronte ai tre uomini muniti di palanchino (un piede di porco), ha fatto fuoco dalla soglia della tabaccheria colpendo al petto un uomo originario della Moldavia. Gli altri due complici sono invece riusciti a scappare.