L’Aquila, invito-provocazione del sindaco Cialente ai direttori dei giornali: “Venite a vedere come siamo messi”

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 13:38 OLTRE 6 MESI FA

l'aquilaL’Aquila è una città “stremata”. Il sindaco Massimo Cialente, esasperato per i ritardi nella ricostruzione ha invitato provocatoriamente i direttori dei giornali italiani perhé possano raccontare in che stato versa la città a più di un anno di distanza dal terremoto che l’ha distrutta. L’invito è per il 22 giugno.

Nella lettera inviata ai direttori, il primo cittadini ha scritto che “a oltre 14 mesi dal terremoto l’attenzione del Paese sta scemando. Vi chiedo di venire all’ Aquila e di raccontare ciò che vedrete. Vi chiedo di accendere i riflettori per illuminare la città, affinché non rimanga solo l’immagine della consegna degli alloggi o delle proteste. Oggi la situazione è drammatica perché l’economia è allo stremo e non riesce a partire la vera ricostruzione”.

Cialente ha spiegato lo stato d’animo suo e dei suoi concittadini: “Abbiamo lo spettro di dover ricominciare a pagare tributi, tasse, mutui e, contemporaneamente, restituire tutti gli arretrati. Per migliaia di famiglie aquilane, e soprattutto per i lavoratori autonomi, equivarrà a spalancare le porte dell’inferno della disperazione. La ricostruzione è ferma perché non abbiamo risorse. Il dramma della Città dell’Aquila, la nostra disperazione, la ricostruzione del cratere, è infatti innanzitutto un problema del Paese”.

Il sindaco ha anche annunciato che, siccome manca liquidità di cassa, l’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune, Giustino Masciocco, si è dimesso: “A fronte di una situazione drammatica per l’impossibilità di usare molti fondi stanziati per il terremoto, con migliaia di persone ancora in assistenza e la ricostruzione leggera bloccata. Masciocco mi ha presentato una lettera di dimissioni. Mi auguro torni sui suoi passi”.